Calciomercato.com

  • www.imagephotoagency.it
    Jacobelli: Berlusconi, il Milan non è un cinepanettone. L'unico colpo è Barbara

    Jacobelli: Berlusconi, il Milan non è un cinepanettone. L'unico colpo è Barbara

    Dopo 14 partite, il Milan è staccato di 14 punti dalla Juve capolista e di 11 dalla Roma seconda. La squadra è settima in classifica, staccata di 5 lunghezze dal Genoa terzo. Il bilancio provvisorio di Inaghi è questo: 21 punti, 5 vittorie, 6 pareggi, 3 sconfitte (Juve, Palermo e Genoa), 23 gol segnati, 18 subiti.

    Dall'estate 2012, quando l'organico che aveva consentito ad Allegri di vincere lo scudetto al primo tentativo, venne raso al suolo perchè il monte ingaggi aveva raggiunto la cifra monstre di 180 milioni lordi annui, i risultati sportivi del Milan sono stati direttamente proporzionali ai mercati di Galliani: un fiasco dietro l'altro (tranne rare eccezioni, come Bonaventura, per esempio. Tant'è vero che, per la prima volta dopo 16 anni, il club che ha vinto 7 coppe dei Campioni e, nell'era Berlusconi, ha allineato in bacheca 28 trofei fra nazionali e internazionali, non partecipa a una coppa europea.

    Incurante di tutto questo, ieri Silvio Berlusconi si è presentato a Milanello per la quindicesima viista pastorale seminando certezze che non hanno riscontro nella realtà. Se fosse stato il ciak del cinepanettone natalizio, sarebbe stato un trionfo. Sorrisi, pacche sulle spalle, dichiarazioni iperottimistiche ("Il MIlan andrà di sicuro in Champions League, Inzaghi è un fratello maggiore per i giocatori" e via con il miele).
    Il fiele l'ha riservato a Balotelli ("Non ci sono più mele marce"), senza manco avere il coraggio di nominarlo. Il che è risultato due volte sgradevole: punto primo, perchè se Balotelli era una mela marcia, come mai Berlusconi l'ha preso?  
    Punto secondo: ma quand'è che impariamo a chiamare le cose con nome e cognome? Per esempio: quand'è che Berlusconi spiegherà ufficialmente come mai Seedorf, l'allenatore che lui proprio lui ha voluto nel gennaio scorso, catapultandolo direttamente dal Botafogo alla panchina di Allegri, è stato cacciato in malo modo a giugno? Quando Berlusconi ci spiegherà come sia possibile che il MiIan prenda giocatori come Torres (costo lordo d'ingaggio annuo circa 9 milioni di euro) per ricevere in cambio 1 gol a Empoli?
    Punto terzo: come si fa a dire che il Milan andrò sicuramente in Champions League quando, bene che vada, dopo 14 giornate il campionato ci dice che, se arriverà in Europa League, sarà un trionfo?
    Punto quarto: l'unico vero colpo del Milan si chiama Barbara Berlusconi la quale sta per festeggiare un anno da vicepresidente e amministratrice delegata che, nei settori di sua competenza, ha vinto lo scudetto con quel gioiello che risponde al nome di Casa Milan e ha appena firmato con Emirates un contratto quinquennale di sponsorizzazione da 100 milioni di euro.
    Ma Barbara non va in campo. E non basta a Silvio dire a Galliani: "Adriano, con lei non devi sposarti, ma quasi".  Anche perchè risulta che i due siano separati in casa. Forse, per puntare davvero al terzo posto, sarebbe il caso di rafforzare la squadra sul mercato di gennaio.
    Magari evitando altri colpi modello cedere Cristante al Benfica prendendo in cambio Van Ginkel, (malauguratamente appena azzoppato da Muntari), com'è successo in agosto. O svalutando Pazzini che non gioca quasi mai. 


    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

    Altre Notizie