Jacobelli: la grandezza di Del Piero, ambasciatore nei mondi nuovi del calcio
La sua nuova squadra si chiama Delhi Dynamos. Naturalmente, è una delle più attese alla prova dell'Indian Super League (Isl), il nuovo campionato nazionale approvato dalla Fifa che scatterà il 15 ottobre e si concluderà il 14 dicembre.
Ha dichiarato Alex: "Questa per me è una nuova entusiasmante avventura che si inserisce perfettamente nel percorso intrapreso tre estati fa, da quando ho lasciato la Juve. Non sono mai voluto tornare su strade già battute, per cercare di rivivere emozioni che sono e resteranno irripetibili. Ho cercato, allora come adesso, qualcosa di diverso. Mi sento un viaggiatore sulle strade del calcio. Il campo non è la sola cosa che conti. Conta anche quello che c'è fuori. E, soprattutto, la possibilità di abbinare l'aspetto agonistico al ruolo di ambasciatore del calcio, con l'orgoglio di rappresentare nel mondo il mio meraviglioso sport, che è una parte fondamentale della mia vita fin da quando sono nato".
La grandezza di questo straordinario fuoriclasse, dove sia l'aggettivo sia il sostantivo non suonano elegiaci, ma aderiscono alla realtà, risiede anche nella passione che traspare da ogni sua iniziativa e dal desiderio di vivere a trecentosessanta gradi ogni esperienza che ne arricchisca il bagaglio umano, culturale e sportivo.
Del Piero è un simbolo, un totem, un modello. Per esempio: se il Sistema Calcio Italia non fosse così imputridito, così mesozoico, così schiavo dei giochi di potere, a quest'ora il signore di San Vendemiano sarebbe un eccellente presidente della federazione. Ma lui è in India e in Via Allegri c'è Tavecchio, sotto inchiesta Uefa per razzismo. Dov'è l'errore?
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com
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(Foto tratta dal sito alessandrodelpiero.com)