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    Del Piero UFFICIALE al Delhi Dynamos. La Meloni: 'Non giochi in India, pensi ai marò'. Da due anni dimenticati dalla Casta

    Del Piero UFFICIALE al Delhi Dynamos. La Meloni: 'Non giochi in India, pensi ai marò'. Da due anni dimenticati dalla Casta

    Alessandro Del Piero, 39 anni, ha firmato con i Dynamos New Delhi, una delle otto società dell'Indian Super League (Isl), il cui campionato terminerà a dicembre.

    L'ex capitano della Juve ha sottoscritto ufficialmente l'accordo nonostante la presa di posizione di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia- Alleanza Nazionale: "Rivolgo un appello ad Alessandro Del Piero affinché rifiuti l'offerta di giocare in India fin quando i nostri Marò (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone) non torneranno in Italia. Lui non ha bisogno nè di soldi nè di fama visto che è un simbolo indiscusso del calcio italiano e un'icona mondiale. Una simile presa di posizione da parte sua sicuramente non passerebbe inosservata e potrebbe essere un importante segnale nei confronti del governo indiano".

    Del Piero ha poi voluto rispondere all'onorevole Meloni sul proprio profilo Facebook: "So che la mia scelta di andare a giocare in India ha sollevato qualche perplessità in merito ai rapporti tra Italia e India, legati alla vicenda dei due marò detenuti là. Detto che non credo di essere l’unico italiano che intrattiene relazioni con l’India per motivi professionali, so bene però che quello che faccio io ha un impatto mediatico più ampio: accetto volentieri le responsabilità che il mio ruolo comporta.

    Nel caso specifico sono consapevole e soddisfatto della mia scelta, non sto andando in un Paese “ostile” e l’ultima cosa che vorrei è una strumentalizzazione del mio ruolo, e soprattutto che lo sport diventi un mezzo utilizzato per dividere al posto che per unire. Da italiano, come tutti i miei connazionali, non sono insensibile alla vicenda dei nostri marò e spero si arrivi presto ad una conclusione positiva per loro, e soprattutto che sia la più giusta.

    Io sono un giocatore di calcio, andrò in India per giocare a calcio, per onorare il mio sport e fare ciò che in questo momento più sono felice di fare: portare un messaggio positivo abbinato ai valori dello sport e alla diffusione del calcio in Paesi lontani dai percorsi tradizionali del pallone. Come l'India con la sua "Indian Super League". Alessandro"
    Nella Isl, c'è già un'importante presenza italiana: la Fiorentina è partner ufficiale e gestisce il Pune Fc, allenato da Franco Colomba: in rosa ci sono fra gli altri Trezeguet, il portiere Belardi e i difensori Cirillo e Magliocchetti.

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    (x.j.) Non c'è niente da fare. Non appena possono strumentalizzare il calcio, che garantisce una cassa di risonanza mediatica infinitamente superiore a ogni altra loro prodezza, i politici italiani si buttano a pesce. Lo conferma l'intervento della presidente di Fratelli d'Italia, al cui gruppo politico bisogna riconoscere di essersi battuto in questi anni perchè la vergognosa vicenda dei marò prigonieri in India venisse risolta. E vergognosa è un aggettivo sin troppo benevolo per lo Stato italiano, incapace di imporre le ragioni del diritto internazionale all'India.
    Ma, un conto è la posizione di un partito e un altro è sfruttare la notorietà di Del Piero investendolo di una responsabilità che non ha e non può avere, che non gli appartiene e non può appartenergli. Semmai, proprio andando a giocare in India, Alex potrà sfruttare l'attenzione mediatica che attirerà su di sè per parlare in favore dei nostri marò. E' lo Stato italiano che deve agire per riportare a casa i marò. Non Del Piero. E' questa Casta che deve muoversi.

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