Jacobelli: Juve splendida, Tevez super, ma questo Milan può solo migliorare
Il Milan può solo migliorare e fa bene Inzaghi ad essere soddisfatto della prova dei suoi. Il successore di Seedorf è realista: sa che non potevano bastare né le due vittorie iniziali né l'ondata di euforia per colmare il divario dai campioni d'Italia. Forse qualcuno l'ha dimenticato, Pippo no: la Juve ha vinto il terzo scudetto di fila con 102 punti, il Milan si è piazzato ottavo con 57 punti, 45 in meno rispetto ai bianconeri. Senza dimenticare i disastrosi mercati precedenti di Galliani, a cominciare dall'addio dato a Pirlo nel 2011, il peccato originale in cui hanno affondato le radici tutti i problemi rossoneri.
Ecco perchè sono ancora più ammirevoli la passione e l'entusiasmo dei tifosi che hanno riempito San Siro, rivestendolo con le loro spettacolari coreografie. Una passione e un entusiasmo che sono il primo propellente per la rifondazione rossonera e non possono essere traditi.
Dopo il palo di Marchisio e due brillanti interventi di Abbiati, la difesa del Milan ha retto l'urto della Juve sino all'invenzione di Pogba che ha mandato in gol Tevez. E, proprio dalla retroguardia, sono arrivate le risposte più positive per Inzaghi che, tuttavia, a gioco lungo, si è dovuto inchinare alla superiore organizzazione di gioco dei rivali, illuminata dagli spunti di alcuni fra i loro giocatori più autorevoli.
Questa Juve è splendida e scoppia di salute, nonostante Allegri non abbia ancora tutti i titolari a disposizione, a cominciare da Pirlo e Barzagli. Intanto, Ogbonna si sta prendendo una rivincita dopo l'altra, sulla stagione in chiaroscuro che si è lasciato alle spalle; il centrocampo è il motore di un gioco che trova in Tevez il terminale più efficace, nonostante Llorente sia in ritardo di condizione. Ma è solo una questione di tempo. Allegri può essere decisamente soddisfatto del suo lavoro. Sinora, non ha sbagliato un colpo.
Xavier Jacobelli Direttore Editoriale www.calciomercato.com