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Jacobelli: grandezza di Zeman, scomparsa di Torres, Milan-Inter da 5
Anche la Samp rallenta, mentre la Lazio è ancora sotto choc dopo la prova di forza bianconera all’Olimpico che ha letteralmente annichilito la squadra di Pioli.
Il doppio, splendido Pogba, Tevez capocannoniere e una capolista che scoppia di salute hanno schiantato i biancocelesti. Questa Juve è sempre più di Allegri e sempre meno di Conte: non soltanto perché l’ex tecnico del Milan ha cambiato modulo, lasciando la difesa a tre per lo schieramento a quattro. E’ l’albero di Natale che funziona a meraviglia con Pogba dirompente nella posizione più avanzata in cui viene schierato e Pirlo tornato a illuminare la scena come solo lui sa fare. Queste sono ottime notizie per la Juve che si prepara al Malmoe, consapevole di essere più che mai padrona del proprio destino: se batte gli svedesi e l’Atletico, entra negli ottavi di Champions League. Anche la Roma marpiona, immeritatamente passata a Bergamo dove Massa è stato un disastro, torna in Europa convinta di farcela. Le altre, intanto, si accontentano delle briciole. Derby di Milano docet e pensare che c’è stato chi ha pagato 400 euro un biglietto di tribuna d’onore nella serata del record assoluto per gare di campionato dei rossoneri (79.173 posti venduti; incasso di 3.324.594 euro).
Inzaghi, al debutto da allenatore nella stracittadina, si è illuso di vincere dopo essere passato in vantaggio con lo splendido gol di Menez. Ma, nella ripresa, Obi ha pareggiato per la soddisfazione di Mancini al ritorno in nerazzurro. Poi El Shaarawy ha sparato sulla traversa prima che Poli, all'ultimo respiro si mangiasse la vittoria. Sempre più inquietante la scomparsa di Torres: ha segnato un solo gol da quando è rossonero, non la prende mai, non la vede mai. Complimenti a Galliani per questo suo nuovo, grande colpo e meno male che ha preso Bonaventura, sempre più bravo. Intanto, nella corsa al terzo posto rispunta la Fiorentina: Montella passa sul campo di un Verona decisamente in difficoltà rispetto alla brillante stagione scorsa. Ma non bisogna dimenticare come l’Hellas abbia cambiato addirittura diciassette giocatori. Onore ad Antonio Di Natale, 37 anni, 200 gol in 400 partite in serie A. Ora Roberto Baggio è distante da lui solo 5 gol e il formidabile capitano dell’Udinese sa che il sorpasso è possibile.
Il posticipo di lunedì sera è Genoa-Palermo, con Perin multato dopo la disavventura alcolemica e regolarmente in porta. Ha sbagliato, ha pagato, giusto offrirgli la possibilità di ricomonciare. Il posticipo chiude la dodicesima giornata caratterizzata dai sommovimenti in coda. Il colpo del Sassuolo a Torino è stato pesante: lancia gli emiliani a +6 sul Chievo, terz’ultimo; risucchia i granata nella bagarre salvezza dove l’Empoli ha passeggiato fra le rovine di un Parma sempre più alla deriva, in campo e fuori, a giudicare dalle gravissime difficoltà economiche in cui si dibatte il, club emiliano.
Per una singolare legge del contrappasso, il Toro, entrato in Europa a causa dei problemi del Parma paga sempre di più il doppio impegno campionato-Europa League. Dal lungo vertice fra Cairo, Ventura e Comi è scaturita la conferma del tecnico e ci sarebbe mancato altro se a pagare fosse stato proprio lui. La verità è che al Toro mancano tanto i 35 gol di Immobile e Cerci. Ora lo sa anche Cairo. Postilla del lunedì per il signor Claudio Lotito, presidente della Lazio e consigliere federale addetto alle riforme. Dopo avere pagato 10 mila euro per l’orripilante battuta su Marotta, ai microfoni de La7 a proposito dei mangiabanane di Tavecchio ha testualmente dichiarato: “Tavecchio ha costruito due ospedali nel Congo nel Togo e anche adottato dei cosi”. Cioè dei bambini. I bambini la guardano, Lotito. Sarebbe meglio sparire.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com