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    Jacobelli: bella Juve, super Vidal, ma a Monaco sarà durissima

    Jacobelli: bella Juve, super Vidal, ma a Monaco sarà durissima

    E meno male che il sorteggio era stato benevolo. Per molti, tranne che per Allegri il quale aveva messo in guardia dalla pericolosità dell'avversario. Aveva ragione il tecnico. Per questo, la vittoria della Juve sul Monaco vale molto, sia pure ottenuta su rigore molto controverso che ha imbufalito il club del Principato: il contatto Carvalho-Morata avviene fuori area, ma, essendoci continuità di contatto in area, a norma di regolamento il penalty scatta per la concretizzazione dell'azione immediatamente successiva. 
    Sia quel che sia,  il 22 aprile, nello stadio Louis II, sarà durissima. D'altra parte, siamo o non siamo nei quarti di finale della Champions League?
    L'importante è avere ritrovato il vero Vidal al momento giusto (87 % di passaggi giusti, 10 palloni recuperati, 5 tiri verso la porta, il coraggio di calciare un rigore soffiandolo a Tevez, incurante dell'errore a suo tempo commesso con l'Olympiacos). Buffon, intanto, continua a confermarsi su livelli mondiali.
    La Juve è stata bella, non bellissima anche perché Pirlo e Tevez, al rientro dagli infortuni, non potevano essere fatalmente al cento per cento.
    Il Monaco vanta la miglior difesa della Champions e del campionato francese; nella massima competizone europea, ha sempre fatto meglio in trasferta rispetto agli impegni casalinghi. E' una squadra tignosa, bene organizzata, tatticamente molto portoghese e non soltanto perché la guida José Leonardo Nunes Sousa Jardim che sembra quasi il Mourinho del Porto campione d'Europa. La Juve non ha commesso l'errore dell'Arsenal che all'Emirates aveva sottovalutato i monegaschi e negli ottavi ha pagato a caro prezzo il peccato di presunzione.
    Eppure, inizialmente i bianconeri hanno sbagliato troppi passaggi, colpa dell'ansia che, dopo la partita, con candida franchezza Evra ha confidato avere assalito la squadra nelle prima battute dell'incontro. D'altronde, la Juve ora è a novanta minuti dalla semifinale e la pressione aumenta. E' il bello della Champions. Alla società ha già regalato 71 milioni di euro. Alla squadra, la consapevolezza che il tabù può essere infranto.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

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