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  • Jacobelli: Balotelli sbaglia, Prandelli s'è giocato l'Italia per lui. Che ha fallito

    Jacobelli: Balotelli sbaglia, Prandelli s'è giocato l'Italia per lui. Che ha fallito

    In attesa che ricominci a segnare con la continuità che Rogers, il Liverpool e tutta Anfield Road si aspettano, Mario Balotelli sputa fiele su Prandelli: "Tutti sanno che ai mondiali ho segnato contro l’Inghilterra ma non avrei potuto fare molto di più. Anche Prandelli ha parlato male di me. Non mi aspettavo che lo facesse davanti ai giornalisti. E non ho risposto perché non ha senso. Penso che gli uomini veri, se hanno qualcosa da dirsi, se lo dicono in faccia. Io sono una persona diretta». 

    Forse non ha risposto subito, perchè ci ha messo quasi quattro mesi. Ma, adesso, l'ex attaccante del Milan poteva risparmiarsi una sortita improvvida, ingenerosa, infondata. Perchè, forse Mario ha un vuoto di memoria, però Prandelli s'è giocato l'Italia per lui.

    Lui che il 1° luglio 2010, quando Balotelli aveva vent'anni e non stava per compierne ventiquattro, venne pubblicamente indicato dal successore di Lippi come l'uomo attorno al quale ricostruire la nuova Italia. 

    Lui che Prandelli ha comesso l'errore di coccolare, vezzeggiare, proteggere anche quando non lo meritava.

    Lui che in Brasile poteva e doveva dare di più, al pari di tutti i suoi compagni, corresponsabii del disastro assieme allo stesso Prandelli. Perché se è vero che Balotelli non doveva essere considerato il capro espiatorio del fallimento è altrettanto vero che sostenere come Prandelli non sia un uomo vero, significa peccare d'ingratitudine. Peccato mortale.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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