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    Italiano non abiura e si conferma immaturo. Il Napoli se n'è accorto, ora la Fiorentina 'vedrà'

    Italiano non abiura e si conferma immaturo. Il Napoli se n'è accorto, ora la Fiorentina 'vedrà'

    • Federico Targetti, inviato a Praga
    Due finali, due sconfitte. Entrambe per 2-1, entrambe con i complimenti per l'atteggiamento, per il bel gioco, per il coraggio della difesa alta. Troppo alta. La Fiorentina subisce gol in maniera sempre uguale, palla alta o palla bassa, basta che qualcuno si infili alle spalle del difensore di turno, spesso Igor, e il gioco è fatto. Vincenzo Italiano, che di questo modo di giocare, di difendere, è a sua volta il primo difensore, non ha abiurato dopo la prima delusione, cocente, a Roma contro l'Inter e ne ha pagato le conseguenze nella maniera più dolorosa possibile, all'ultimo minuto, mentre stava già arrovellandosi sui supplementari. 

    EPPURE GALILEO... - Eppur si muove, diceva Galileo. ma Italiano è fermo immobile nelle sue convinzioni. Anzi, quasi immobile, perché il passaggio al 4-2-3-1 e ad un sistema un po' meno integralista hanno segnato un cambio di marcia nella sua prima stagione con tre fronti a cui badare: campionato, Coppa Italia, Conference League. Ne è uscito con gli obiettivi non raggiunti per un pelo. Appena fuori dai posti europei (ma può ancora sperare di venir ripescato con la possibile esclusione della Juventus dalle coppe), medaglia d'argento sia nella coppa nazionale sia in quella internazionale. Frustrante, ma non inevitabile. 

    IL NAPOLI E' LONTANO, MA... - Aurelio De Laurentiis, numero uno del Napoli, ha ammesso di essere un suo fan dai tempi di La Spezia, ma ha confermato di non considerarlo nella sua lista di 42 (!) nomi per il dopo-Spalletti. Troppo immatura la sua testardaggine nel difendere alto con un Igor (la scorsa stagione supersonico) in condizioni pietose, ancora troppo poco flessibile la sua gestione delle risorse. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette.

    "Il presidente Commisso è stato chiaro. Com'è successo l'anno scorso e succede a tanti altri, ci vedremo e parleremo del futuro. Non c'è altro da aggiungere. A fine stagione ti siedi e parli serenamente di tutto". Non sono esattamente parole di addio, semmai c'è la necessità di resettare e ripartire, ove le circostanze lo permettano.

    Per ora, è presto e un altro po' di Fiorentina, società e squadra che sta crescendo con lui, non potrà che fargli bene. A meno che non arrivi una squadra che, come ha fatto quella viola, gli proponga qualcosa di vantaggioso economicamente e stimolante tecnicamente. Ma con il contratto rinnovato al doppio dello stipendio iniziale fino al 2024 più opzione al 2025 e ancora nulla di vinto, lascerebbe davvero un senso di irrisolto in riva all'Arno. 

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