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Italiano: "Il Bologna lotterà sempre per l'Europa. Juve e Lazio avanti per il 4° posto. Sul mio gioco ho il brevetto tipo Coca Cola"
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LA CHAMPIONS - "Ero convinto che Milan, Atalanta e Juve passassero, ma poi vai in certi stadi e ti trovi in una bolgia. Dispiace, anche per il ranking. La Champions è la competizione dei dettagli, se sbagli paghi"
LIVELLO SERIE A - "In Europa giocano a viso aperto, non speculano. È un tipo di pensiero calcistico da inseguire, per avvicinare la gente allo stadio. Culturalmente noi siamo più preoccupati del risultato. Ma il risultato può essere casuale, la prestazione ben fatta non lo è mai".
RIMPIANTO CHAMPIONS - "Possibile. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna nel sorteggio. All’inizio non siamo riusciti a fare punti, ma nelle ultime gare con Benfica, Borussia e Sporting abbiamo dimostrato che ci potevamo stare e abbiamo chiuso facendo bella figura. Nei prossimi anni il Bologna in Europa avrà meno timore e più sfrontatezza".
CRESCITA DA IMBATTUTI - "Testimonia la crescita della squadra: c’è equilibrio nella proposta di calcio, con e senza palla. Se vai in campo cercando di fare la partita e con la voglia di non perdere si arriva a un dato così".
SCUDETTO - "Napoli e Inter, 50 e 50. Se la giocano fino all’ultimo. Conte sta facendo un grande lavoro, però l’Inter è più attrezzata come rosa, l’Atalanta la vedo un filo sotto".
MERCATO - "Non mi piace stravolgere a gennaio, abbiamo sostituto Posch con Calabria, poi i rientri di Orsolini e Cambiaghi ci danno completezza: questo ci ha spinto a non fare tanto".
PIAZZAMENTI EUROPEI - "Lazio e Juve per il quarto posto hanno qualcosina in più, dietro le altre a rincorrere e la Roma rientra: all’Olimpico sarà dura per tutti".
COPPA ITALIA - "La coppa è un obiettivo della società, siamo in semifinale dopo 26 anni. In questa competizione ho fatto tre semifinali e una finale e, l’anno prima, con lo Spezia arrivai ai quarti. Per me la coppa va onorata, se arrivi in finale è un’emozione unica, un regalo alla città. Poi andremmo pure in Supercoppa in Arabia Saudita: magari".
VAR - "Var sì, ma dobbiamo uniformare i giudizi. Falli di mano e rigori lasciano tutti scontenti. Il problema è che se cerchi l’uniformità poi rischi di fischiare tutto".
AMBIZIONE - "Conosco le ambizioni del presidente Saputo: il Bologna lotterà sempre per l’Europa negli anni a venire. Se arriva l’ex capitano del Milan Calabria significa che la percezione del club è cambiata".
IL MIO CALCIO - "Dopo la vittoria in Coppa Italia a Bergamo due giornalisti stranieri sono venuti a dirmi che in futuro tanti utilizzeranno i principi del Bologna. Il mio non è un calcio copiato, ho il brevetto come la Coca-Cola (ride ndr). Il calcio è possesso e non possesso, questo modo di riconquistare la palla così aggressivo che abbiamo, ti aiuta contro chi ha grandi individualità. Aggressivi con i forti, diciamo così».
GIOCHISTA O RISULTATISTA - "Il giochista ama arrivare al gol attraverso il collettivo, il risultatista è chi dice diamo la palla al fenomeno e segniamo. Non c’è niente di più bello di abbinare l’organizzazione al fenomeno, se ci riesci diventi invincibile. Guardiola a Barcellona, Sacchi al Milan: quella è la perfezione, unire un visionario e i fenomeni"
Commenti
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si...coca cola....ma manco quella dell'eurospin..un po' di modestia Italiano...non hai dimostrato...