
Italiane in Champions League: Milan e Juventus inguardabili e senza scuse, Atalanta sfortunata. Si salva solo l'Inter, ma ora preoccupa il ranking
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Partiamo dai sorrisi. Quelli che regala l'Inter, che travolge il Monaco 3-0 e chiude al quarto posto, dietro a Liverpool, Barcellona e Arsenal. Il match si decide in 12', con il gol di Lautaro e l'espulsione di Mawissa, che rendono impossibile la rimonta del club del Principato. Il Toro è grande protagonista, con la prima tripletta in carriera in Champions League, che lo fa balzare in vetta al classifica all time dei marcatori nerazzurri in Europa (a quota 17, superato Mazzola). La squadra dei Inzaghi guarderà i playoff seduta in poltrona, agli ottavi sfiderà una tra Juventus, Milan, Psv e Feyenoord.
Niente tre punti ma una prova di grande orgoglioso per Bologna ed Atalanta. La squadra di Italiano, già eliminata prima del calcio d'inizio, pareggia contro lo Sporting Lisbona (privo di Gyokeres), con Harder che risponde a Pobega (da segnalare l'infortunio muscolare di Ferguson). Gioca una partita positiva, da big l'Atalanta, che al Montjuic, senza Lookman, ferma il Barça di Yamal sul 2-2 grazie ai gol di Ederson e Pasalic. Il nono posto lascia l'amaro in bocca, ma ai playoff non troverà nessuna big: l'urna di Nyon metterà la squadra di Gasperini contro una tra Sporting Lisbona o Bruges, due avversarie alla portata.
E ora veniamo alle notizie negative. A due prove disastrose, del tutto inaspettate. Il Milan perde a Zagabria, indossando l'abito peggiore: gioca un primo tempo senza tiri in porta, prende gol da Baturina, che sfrutta un errore nel disimpegno di Gabbia e perde Musah per una doppia ammonizione che a certi livelli non è accettabile (due cartellini in 8', al 31' e al 39'). Nel secondo tempo, in 10 contro 11, fa il possibile, pareggia con Pulisic (con gentile omaggio di Nevistić), prende subito il gol del 2-1 con Pjaca (proprio lui, l'ex Juventus, su disattenzione di Tomori) ma questa volta non gli riesce la rimonta. Leao si guadagna un rigore, poi tolto dal Var per fallo dello stesso portoghese su Mmaee, Okafor calcia fuori la palla del 2-2. Un ko che male, che spedisce il Milan al 13esimo e a un possibile playoff contro Juventus o Feyenoord.
Serata da incubo anche per la Juventus, che esce dallo Stadium tra i fischi. Vince il Benfica, 2-0, grazie ai gol di Pavlidis e Kokçu e sopratutto ai tanti errori bianconeri. Motta cambia ancora la formazione, con Koopemeiners in panchina e Vlahovic titolare. Perde Kalulu per infortunio ma non trova nessuna risposta da chi mette in campo. La Juve è un pianto, una squadra senza identità, senza anima, con pochissime idee. Che ai playoff (venerdì 31 gennaio alle 12 i sorteggi) potrebbe trovare il Milan. Con Kolo Muani, l'unica notizia positiva.
La notte da dimenticare del calcio Italiana dà una mazzata al ranking italiano. L'Italia per ora conserva il secondo posto (utile per avere anche l'anno prossimo un posto in più in Champions League), ma il vantaggio sulla terza si è ridotto notevolmente: 16.875 punti dell'Italia contro 16.214 della Spagna.