PARLA GIGI BUFFON - Prima dell'allenamento, in vista della gara contro l'Uruguay, Gigi Buffon ha parlato in conferenza stampa allo stadio "Maria Lamas Farache" di Natal. Queste le sue dichiarazioni principali:"Sicuramente se fosse vero che l'Italia si esalta quando ha l'acqua alla gola, sarebbe rischioso è masochista. Certo, la storia dice che quando ci troviamo in difficoltà tiriamo fuori il meglio. Siamo aperti a tutte le possibilità. Uno dei nostri pregi è poter essere camaleontici e mi auguro che questa duttilità possa portarci i risultati ai quali tutti auspichiamo e ambiamo. Il clima? Non credo agli alibi, non li ho mai cercati e non mi sono mai piaciuti. Le condizioni climatiche sono impegnative, quasi proibitive, ma lo sono anche per gli altri. Abbiamo avuto la conferma che molte squadre non abituate a questo clima tropicale hanno fato fatica, ma questo non significa che noi dobbiamo andare alla ricerca di scusanti o alibi. La verità è che con la Costarica, neanche a tratti, siamo riusciti a sciorinare quel gioco che avevamo messo in mostra contro l'Inghilterra. L'Uruguay? Sono una squadra da temere: noi veniamo da una caduta, loro rilanciati dalla vittoria sull'Inghilterra. È come un sedicesimo di finale, con il vantaggio che due risultati su tre a disposizione. Tra l'altro, questa è la mia decima competizione e solo una volta, l'anno scorso alla Confederations, alla terza partita eravamo già qualificati. Infortunio? È stata una bella botta psicologica per me, perché neanche nella più rosea previsione avrei pensato di recuperare così in fretta. Questo mi ha messo di buonumore e ci voleva. L'ottimismo si deve lanciare con le prestazioni e con una grande partita martedì. Ci vorranno tanti ingredienti: cuore caldo e testa fredda ed una certa convinzione ed autostima che non deve scemare per una partita andata male, soprattutto quando gli impegni sono ravvicinati. Balotelli-Immobile? Sarebbe una novità, con tutti i rischi e i benefici del caso. Nel caso dovesse esserci questa scelta, sarà il campo a dire se sarà stata una scelta giusta o meno. C'è una giusta preoccupazione ed è normale che sia così. Si viene da una brutta partita, condotta male e persa meritatamente, ma ci deve essere dentro di noi, l'orgoglio che ti permette di poter trovare, nel giro di pochi giorni, le energie per reagire. Noi non siamo quelli che avete visto contro il Costa Rica, ma neanche i più forti. Uscire ai gironi? Sicuramente non entreremmo nella storia come l'Italia migliore: sarebbe una grande delusione personale, di gruppo, di squadra ed un fallimento. È innegabile. Nessuno ha paura di prendersi questo tipo di responsabilità. Se dovessimo passare il turno, ci sarebbero degli avversari abbastanza ostici. Quindi i problemi, forse, sarebbero appena cominciati. Arrivare agli ottavi o ai quarti sarebbe già diverso che uscire al primo turno"
ARBITRO MESSICANO - E' ufficiale il nome dell'arbitro della sfida più importante per l'Italia di Prandelli, la partita di martedì 24 contro l'Uruguay: ad arbitrare il match, in programma all'Estadio das Dunas di Natal alle 13 locali, ovvero le 18 italiane, sarà il messicano Marco Rodriguez. Lo ha comunicato la Fifa. Per Rodriguez, 40 anni, si tratta del terzo Mondiale: sara' il secondo match arbitrato in questa edizione, dopo Belgio-Algeria. E' stata fatta la scelta di chiamare un arbitro di esperienza, visto che si tratta di un vero e proprio spareggio per accedere agli ottavi di finale.
VERSO IL 3-5-2 - Prandelli è orientato a ribaltare schieramento e uomini: nell'ultimo allenamento il ct azzurro ha provato il 3-5-2, con Balotelli-Immobile coppia d'attacco. Immobile dunque è fortemente candidato per un ruolo a fianco di SuperMario, stando alle ultime indicazioni provenienti dal campo. Davanti a Buffon dovrebbe giocare il blocco juventino Barzagli-Bonucci-Chiellini; Darmian e il rientrante De Sciglio sugli esterni. A centrocampo provato Pirlo con Marchisio e Verratti, quest'ultimo al rientro dopo il turno di stop contro la Costa Rica. Successivamente Prandelli ha provato Cerci, Cassano e Insigne davanti, con Parolo, Aquilani e Candreva dietro.
PERICOLO CRATERE A 4 KM - Un enorme cratere si è aperto a circa quattro chilometri dallo stadio di Natal. La zona è stata evacuata. La voragine ha cominciato ad aprirsi da qualche giorno nella popolatissima favela di Mae Luisa in seguito alle forti piogge, ma ieri sera ha inghiottito baracche, auto e oggetti degli abitanti, facendo così scattare l'allarme. C'è qualche timore, non confermato, sullo svolgimento della partita.
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