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Italiamania: 'Don't take me home', prendiamoci la nostra rivincita
'OLTRE LA RAGIONE' - "Non vogliamo andare a casa. Dobbiamo andare al di là della ragione per fare qualcosa di straordinario, perché l'ordinario non basta: sono convinto che i ragazzi siano in grado di farlo. È una lotta impari, ma il bello del calcio è anche sovvertire il pronostico. Niente è impossibile". Parole forti, per caricare un gruppo che sulla carta è inferiore ai campioni in carica. Ma proprio queste sono le partite in cui l'Italia si esalta e dà il meglio di sé. L'abbiamo visto nella gara d'esordio con il Belgio, strapazzato dalle corse dei soldatini di Conte, vogliamo e possiamo rivederlo domani. E riprenderci, finalmente, la nostra meritata rivincita.
OTTO ANNI DOPO - Nel 2008 siamo stati, nostro malgrado, testimoni dell'ascesa della Roja. Quella sconfitta ai rigori nei quarti di finale dell'Europeo di Austria e Svizzera nella mente dei giocatori spagnoli è stata la prova del nove: la certezza che, dopo tanti anni di delusione, avevano finalmente fatto il salto di qualità è arrivata in quella gara in cui hanno battuto i campioni del mondo. Nel 2012, poi, abbiamo pareggiato all'esordio, ma siamo stati sconfitti e maltrattati in una finale a cui siamo arrivati cotti. Ora la grande occasione. Noi c'eravamo quando questo ciclo vincente è iniziato, noi vogliamo esserci quando finirà. Perché loro sono più forti, sono la nostra bestia nera - come ha sottolineato Chiellini - ma noi non vogliamo assolutamente andare a casa.
@marcodemi90