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Italia, Spalletti: "Ricci torna a casa, c'è Locatelli. Kean e Retegui possono giocare insieme"
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La nostra Nazionale guida la classifica del gruppo 2 della Lega A con 10 punti dopo le prime quattro giornate, frutto di tre vittorie e un pareggio contro il Belgio. Le prime due classificate si qualificheranno per i quarti di finale, la terza giocherà uno spareggio per non retrocedere con una delle seconde classificate della Lega B, mentre la quarta classificata del girone retrocederà direttamente in Lega B.
Luciano Spalletti, commissario tecnico azzurro, presenta le due prossime sfide dell'Italia dalla sala stampa di Coverciano: le sue dichiarazioni.
RETEGUI, KEAN E NON SOLO: SEGNALI DAL CALCIO ITALIANO - "Ho fatto i complimenti ai ragazzi stamattina per come stanno conducendo la stagione. Stanno evidenziando un buon calcio e c'è questa competitività che fa bene un po' a tutti. Si vedono bellissime partite, tirate e incerte come Inter-Napoli. Le squadre di livello più basso danno filo da torcere a quelle più attrezzate: tutto questo fa crescere il movimento e ci permette di prendere più calciatori. Kean e Retegui? Siamo felici dei due bomber, stanno mostrando ciò che speravamo. Questa mattina Kean era con Comuzzo e a quest'ultimo ho detto: 'Stai attento che segna anche a te'. E' in grandissima forma, ha qualità evidenti e piccolissime criticà: siamo felici".
CHE RADUNO E' QUESTO - "E' il raduno del seguito. Dobbiamo dare continuità a quanto fatto vedere fin qui. Questa mattina, quando abbiamo incontrato i ragazzi e siccome c'è poco tempo, ho subito messo in evidenza qualcosa che sia la sintesi di tutto e noi abbiamo portato loro dei grafici in merito a ciò che abbiamo visto durante l'Europeo e ciò che abbiamo vissuto durante la Nations League. Questo cambiamento è dipeso soprattutto da loro, Buffon ha detto loro che una delle qualità importanti che si sono viste è la ripresa della consapevolezza delle loro qualità e forza. Ora si vede che sono tranquilli e consapevoli della loro forza e attraverso queste caratteristiche sono diventati anche una squadra. Non diciamo nulla, facciamo loro i complimenti e siamo certamente contenti del fatto che abbiano assorbito il nuovo sistema tattico in maniera totale. Siccome il calcio è in continua evoluzione ci sono modi diversi di stare in campo e loro sanno adattarsi a ciò che propone l'altra squadra. Ho detto loro che siamo contenti di avere degli indisciplinati perfetti".
ALL'EUROPEO SOLO CONTRO L'ALBANIA CREATO PIU' DEGLI AVVERSARI, IN NATIONS LEAGUE SEMPRE: COME MAI? - "Ci sono dati che vanno oltre quelli noti a tutti, ovvero gli indici di pericolosità e racchiudono un po' tutte le cose che accadono durante la partita. E' vero, abbiamo calciato molto più in porta e siamo stati molto più al limite dell'area avversaria rispetto ai nostri rivali. Altro dato importantissimo sono le riaggressioni e la conquista della seconda palla, dato diverso rispetto a quello dell'Euroepo. Bisogna rifarlo e non è mai semplice perché abbiamo degli avversari molto forti. Mi si diceva che solo 2-3 potevano giocare in quelle nazionali".
COME STA SAMUELE RICCI - "Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e se un giocatore rischia di fari male non lo portiamo. Sarebbe stato difficilissimo recuperarlo prima della partita e avrebbe dovuto stringere i denti. Per la prima partita ci vogliono due mediani e quindi va a casa e ne viene un altro. Al suo posto viene Locatelli".
BASTA UN PUNTO: TEME CHE LA SQUADRA SI RILASSI? - "La prima cosa da fare è non ragionare così. Dobbiamo valutare chi abbiamo davanti: il Belgio è davanti a noi nel ranking e ha giocatori che militano nei più importanti club europei, nella Francia si dice che solo un paio dei nostri giocatori potrebbero giocarci. Se uno si rilassa, è meglio che torni a casa. Sono due partite difficilissime e la presunzione è la prima cosa che dobbiamo combattere. Ora abbiamo un gruppo perfetto: per come li conosco io ci sarà poco da dire di questi ragazzi qui".
RETEGUI E KEAN: GIOCHERANNO INSIEME? - "Diventa anche facile spiegare perché possono giocare insieme. Kean ha fatto anche la punta esterna ed è uno più di corsa, di gamba, da scorribande. Crea pericoli anche con la sua forza e fisicità, è uno che fa reparto da solo. Retegui invece è più da area di rigore, da calciare in porta con le spalle girate. Vede la porta, è bravo a vedere al contrario dentro l'area di rigore. Kean ora ha fatto vedere anche questo, ieri ha segnato in tutti i modi e quei tre gol dicono che è completo. Retegui prima punta e Kean ad andargli sotto, a prendersi palla addosso, può tenerla lì anche due minuti".
SOLUZIONE PER QUESTE DUE PARTITE? - "Chi vuole far giocare? Per ora si continua in questo modo qui e Kean ha questo problemino che va gestito almeno per un paio di giorni, poi si cerca di metterli nelle condizioni per farli esprimere al meglio. Poi durante la partita avere un'alternativa importante è altrettanto importante".
COMUZZO - "Ha una grande attenzione. E' un calciatore attentissimo e ha un fisico possente, è una bella cantonata. E' forte a fare il difensore, bravo anche a impostare perché è un calciatore pulito: traspare questa personalità, nonostante sia giovanissimo. A noi fa piacere vedere ragazzi che si mettono in mostra, che fanno vedere il loro talento e talentuoso può essere anche un difensore che fa giocare sporco tutti coloro che gli sono davanti".
ROMA - "Prima di tutto dico che a me dispiace, perché li ci sono stato diverso tempo e quando sono in un posto mi innamoro di tante cose, gli ho dato tutto me stesso. Lo trovo riduttivo ora venire a parlare di ciò che sta succedendo, ma preferisco non fare ulteriore casino e stare buono. Credo abbia la squadra per uscire da questo momento".
KEAN: DEFINITIVA CONSACRAZIONE? - "Kean è il calciatore che somiglia di più a ciò che è accaduto al nostro gruppo, ha avuto questa crescita abbastanza veloce. Ha evidenziato la convinzione di avere qualità, è davvero forte il messaggio che manda quando gioca. Questo prendersi per mano è successo un po' a tutta la squadra".
PERCHE' HA CONVOCATO SAVONA - "L'ho chiamato perché sono curioso di conoscerlo. E' la stessa cosa di altre volte: è un giocatore emergente e gioca titolare nella Juventus, spinge e sa spingere, può fare anche il braccetto e si può cambiarlo con Di Lorenzo. Conosciamo uno in più con grandi dote calcistiche e umane".
ABBASSAMENTO DELL'ETA' STA INCIDENDO SUL CAMBIO DELLA NAZIONALE? - "Dopo la sconfitta contro la Svizzera mi avete subito chiesto cosa avrei fatto e in quell'occasione risposi che avrei abbassato l'età media della Nazionale. Così ho fatto. Poi se si decide di rimanere con qualche idea devi averla e portarla avanti e mi sembra che qualcosa si sia indovinato, perché vedo tutti ben concentrati. Noi dobbiamo sostenerli e tirar fuori il loro talento".
IL RUOLO DEL CALCIO IN QUESTO MOMENTO DELICATO PER IL MONDO - "Dobbiamo far vedere di essere persone sensibili e quando si può sostenere, aiutare coloro che ne hanno bisogno, è importante farlo. Non dobbiamo essere superficiali e far vedere che il calcio è in mano a persone serie, non a bambini viziati. Dobbiamo impegnarci profondamente perché il calcio è uno sport molto serio, che può essere usato anche per altri fini. E poi bisogna rifare gli stadi, è una cosa che metto in mezzo ogni volta che mi pare... Non si possono vedere partite in questi stadi qui. Noi in generale siamo indietro e dobbiamo metterci al passo con gli altri".
RICCI E CALAFIORI OUT: COME CAMBIERA' L'ITALIA? - "Quando gioca nell'Inter Bastoni fa vedere di esser un attaccante aggiunto come Calafiori. Buongiorno l'ho apprezzato ieri sera contro due attaccanti come Lautaro e Thuram, l'ho visto pulire molte situazioni. Sono tranquillissimo. Buongiorno è un grande difensore, Bastoni sa impostare benissimo e sa fare il Calafiori. Gatti lo vedo in crescita, migliora nelle scelte. Vengono con noi due calciatori come Rovella e Locatelli che stanno facendo benissimo. Locatelli non l'ho portato sottolineando che gli mancavano alcune cose: ora gliele vedo fare e lo riporto. Ora allo stesso tempo ho portato altri, ma Rovella per quello che stava facendo meritava di essere in Nazionale. Facciamoli giocare, questi ragazzi meritano fiducia".
NAZIONALE E CALCIO ITALIANO - "Quanti italiani e quanti stranieri... Sono tutte cose in cui non posso entrare. Quando ho iniziato a fare il ct dell'Italia è perché ho pensato di poter trovare 30 giocatori fortissimi e scegliere i 22 da portare con me. Questi ragazzi non li ho messi nelle migliori condizioni per poter evidenziare tutte le loro qualità e ora invece abbiamo trovato qualche soluzione. Il calcio italiano sta migliorando come possibilità di far giocare sempre di più i calciatori più giovani e noi dobbiamo essere attenti nel dargli spazio. Ora ne giocano diversi di calciatori forti".
TANTI CAMBI NELLE CONVOCAZIONI - "Non ho cambiato tanto, ho cambiato poco. Per ora stiamo facendo dei ragionamenti coerenti per le nostre chiamate. Questi ragazzi se lo meritano e noi vogliamo scoprire quanto sono forti. Comuzzo gioca nella Fiorentina che è in cima alla classifica, Savona è titolare nella Juventus e noi cerchiamo di prendere questa qualità che hanno. Si va a conoscere qualche elemento in più in base alle ultime scelte attuate, ovvero non portare più di 23 calciatori. Quello dei 26-27 giocatori è un modello che funziona fino a un certo punto, lascia degli strascichi. Non s'è cambiato tanto, lo zoccolo duro della squadra si riesce a vedere".
COMUZZO SOMIGLIA A VIERCHOWOD? - "Dobbiamo stare attenti nel non farli diventare presuntuosi questi ragazzi. Può somigliargli, nel nome gli somiglia di già... Nelle scorribande da 80 metri nel recuperare tutti e dare spallate io glielo auguro che lo possa fare, ma per ora teniamoci le qualità che ci ha fatto vedere".
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