Nicolò Barella: dal punto di vista realizzativo non ha numeri strepitosi, 2 gol e 6 assist in 34 presenze di campionato (più 8 presenze in Champions League, 2 in Supercoppa Italiana e 1 in Coppa Italia), ma i numeri non dicono quasi nulla dell'importanza del classe '97 per l'Inter e per la Nazionale. Punto fermo, senza se e senza ma, il centrocampo di Spalletti è costruito intorno al giocatore nerazzurro.

Davide Frattesi: pur non avendo la titolarità fissa all'Inter, si è confermato prezioso anche in fase realizzativa. Fin qui 39 presenze in tutte le competizioni (29 in Serie A, 7 in Champions League, 2 in Supercoppa Italiana e 1 in Coppa Italia) condite da 7 gol (5 in campionato, uno in Champions e uno in Supercoppa) e 5 assist tra A e coppa europea. La sua presenza a EURO 2024 non è in discussione.

Manuel Locatelli: le difficoltà in questa stagione (1 gol in 34 presenze in Serie A) le ha evidenziate anche Spalletti, ma il classe '98 figura regolarmente tra i convocati del ct  (rimandato a casa a novembre per un problema alla caviglia). La sua convocazione per EURO 2024 è quasi scontata.

Bryan Cristante: dal punto di vista fisico ha caratteristiche diverse rispetto a tutti gli altri centrocampisti a disposizione. Mourinho prima e De Rossi ora non rinunciano mai a lui nella Roma, lo stesso fa Spalletti che lo ha regolarmente convocato e le percentuali di una chiamata per l'Europeo sono molto alte. Finora 4 gol in 48 presenze complessive in stagione.

Jorginho: lo scorso giugno sembrava finita la sua avventura azzurra, ma lo scorso novembre in occasione delle sfide con Macedonia del Nord e Ucraina è tornato a disposizione di Spalletti. All'Arsenal non gioca con la continuità di un tempo (35 presenze complessive, un gol in Champions League al Lens), ma la sua esperienza ha sempre un peso importante nelle scelte del ct.

Marco Verratti: in Nazionale non si vede dalla Nations League di giugno (Spagna e Olanda), Spalletti lo aveva chiamato nel successivo round di settembre ma la chiamata non si è tradotta in una convocazione effettiva. Il trasferimento all'Al-Arabi in Qatar lo ha tolto dai riflettori, difficile vederlo all'Europeo.

Lorenzo Pellegrini: l'arrivo di Daniele De Rossi lo ha letteralmente rigenerato e lo si vede nei numeri. Ad oggi è arrivato a 9 gol complessivi (7 in Serie A, 2 in Europa League) in 37 presenze (26 in campionato, 9 in Europa, 2 in Coppa Italia) e ha dimostrato ancora una volta, oltre alle sue qualità, una duttilità preziosa. A marzo è tornato a giocare con l'Italia, nelle amichevoli contro Venezuela ed Ecuador: ha risalito le gerarchie di Spalletti.

Giacomo Bonaventura: lo scorso ottobre Spalletti lo ha riportato in Nazionale a distanza di tre anni dall'ultima volta. E nell'occasione ha manifestato chiaramente la sua stima per il centrocampista della Fiorentina: "E' il nostro Bellingham". Lecito pensare che le sue possibilità di andare a EURO 2024 siano molto alte, ambizione supportata dal rendimento sul campo: 7 gol in 29 giornate di Serie A, il 34enne è in una condizione psico-fisica eccellente (40 presenze complessive in stagione).

Matteo Pessina: il capitano del Monza non gioca in Nazionale da marzo, è stato chiamato a settembre contro Macedonia del Nord e Ucraina (ma non è sceso in campo) ed è stato escluso poi nei round di ottobre e novembre. In biancorosso è un punto fermo (6 gol in 34 presenze in campionato, più una presenza in Coppa Italia), ma è indietro nelle gerarchie verso l'Europeo.

Andrea Colpani: è uno dei profili sotto la lente di ingrandimento di Spalletti, che lo scorso novembre lo ha convocato per le partite contro Macedonia del Nord e Ucraina senza poi impiegarlo. Finora in stagione 8 gol in 35 presenze in Serie A, ma a Monza gioca in una posizione più offensiva e questo può essere un ostacolo per l'Europeo.

Samuele Ricci: l'esordio gliel'ha concesso Mancini nel 2022, Spalletti lo ha riportato in Nazionale convocandolo lo scorso ottobre. A Torino gioca con continuità ed efficacia (a Cagliari l'unico gol in 29 presenze in campionato), un equilibratore che potrà trovare spazio nell'Italia del futuro.

Michael Folorunsho: sogna la Nazionale e sta brillando con l'Hellas Verona, 4 gol in 33 presenze. Spalletti, in una recente intervista, lo ha esaltato ("E' una belva") e lo ha successivamente chiamato per le amichevoli di marzo contro Venezuela ed Ecuador, si gioca seriamente la possibilità di prendere parte alla spedizione europea.

Tommaso Baldanzi: Spalletti lo ha citato tra i 'nuovi petali' per la rosa azzurra e questo lascia pensare che presto il trequartista classe 2003 possa trovare una nuova convocazione in azzurro dopo quella che Mancini gli aveva concesso nel 2022. Difficile, però, che questo possa accadere all'Europeo. Finora in stagione 25 presenze in Serie A e 2 gol, ma con il passaggio dall'Empoli alla Roma a gennaio ha perso la titolarità.

Gianluca Gaetano: "Ora gioca" ha chiosato Spalletti recentemente, parlando di 'nuovi petali' che possono aggiungersi alla rosa. La stima per il classe 2000 risale a quando il ct sedeva sulla panchina del Napoli: "Gaetano diventerà uno dei più grandi centrocampisti", aveva sentenziato. L'impatto a Cagliari è stato positivo, 4 gol in 10 presenze, ma è difficile pensare che possa strappare il pass per EURO 2024.

Giovanni Fabbian: Spalletti lo ha definito una sorpresa, in una squadra rivelazione come il Bologna. Alla sua prima stagione in Serie A, il classe 2003 ha già messo a segno 5 gol in 24 presenze e presto si apriranno le porte della Nazionale maggiore, ma salvo colpi di scena il suo inserimento avverrà dopo l'Europeo.