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    Italia, Folorunsho: "Mai un anno fa avrei pensato di essere qui, è un punto di partenza"

    Italia, Folorunsho: "Mai un anno fa avrei pensato di essere qui, è un punto di partenza"

    • Redazione CM
    Vigilia di Spagna-Italia, sfida cruciale per il cammino degli Azzurri a Euro 2024 che andrà in scena domani (giovedì 20 giugno) alle 21 alla Veltins Arena di Gelsenkirchen.

    In conferenza stampa, accanto al commissario tecnico Luciano Spalletti, è intervenuto il centrocampista Michael Folorunho: le sue dichiarazioni.

    COME STATE PREPARANDO LA PARTITA? - "La stiamo preparando molto bene, stiamo lavorando duro e ci stiamo mettendo tutto per riuscire ad arrivare pronti alla partita".

    FOLORUNSHO GIOCA? - "Se gioco non lo so, bisogna chiederlo al mister. Io sono a disposizione ed è già un onore essere qui".

    UN ANNO FA I PLAYOFF CON IL BARI: SOGNAVA DI ESSERE QUI OGGI? - "Un anno fa era impensabile, non potevo mai credere di ritrovarmi qui un anno dopo a giocare gli Europei con la Nazionale. Alla base di tutto credo ci sia il lavoro, non ho mai smesso di sognare ma ora che ho raggiunto determinati livelli devo lavorare ancora più duramente. So che devo lavorare molto, sono indietro rispetto ad alcuni miei compagni: questo per me è un punto di partenza".

    DOVE SI VEDREBBE IN CAMPO CON LA SPAGNA? CHE DUELLO SOGNA? - "Come ho già detto, io la giocherei anche in porta... L'importante è dare un contributo alla squadra, io mi farò trovare pronto in qualsiasi zona del campo. Poi il mister saprà collocarmi nella zona giusta se pensa che potrò aiutare la squadra".

    C'E' QUALCUNO A CUI DEDICARE QUESTI EUROPEI? PERCHE' SOLO A 26 ANNI A QUESTI LIVELLI? - "Ogni calciatore deve affrontare il suo percorso e io ho fatto il mio, non lo cambierei con quello di nessuno. Semplicemente prima tante persone hanno pensato che non fossi pronto: io ho accolto quella decisione e ho continuato a lavorare. Ora mi sento pronto per affrontare certe sfide che prima pensavo fossero troppo grandi. La dedica va a mia mamma e alla mia famiglia. A 26 anni ho affrontato il mio primo anno di Serie A: tanti ci arrivano prima, ma c'è anche chi ci arriva dopo. Ognuno ha il suo percorso".

    L'ATMOSFERA IN GERMANIA - "E' bellissima, è una sensazione bellissima trovare gli italiani che sono qui in Germania pronti ad abbracciarci e a sostenerci ogni volta che usciamo dall'albergo. Siamo molto contenti di aver regalato una gioia agli italiani che sono qui, vogliamo continuare a renderli orgogliosi di noi".

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