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Italia, Florenzi: 'Ho sentito Dzeko, la Bosnia ci ha messo in difficoltà. Sull'inno e le mie condizioni...'
Ha parlato con qualcuno dei nostri come Dzeko o Pjanic? "L'ho sentito prima di venire in Nazionale perché sapevo che aveva contratto il Coronavirus".
Esiste una motivazione più grande di quella di giocare per vincere e arrivare al primo posto? "Questa è una delle motivazioni che ci spingerà a fare del nostro meglio. Dobbiamo farlo per tutte le gare che riguardano l'Italia, tutte sono importanti e devono essere affrontate come delle finali. È quello che il tecnico vuole, la cosa che il mister ed Evani ci trasmettono ogni giorno".
Dopo una grande prova può calare la concentrazione? "Non può e non deve succedere, per quel che vale questa partita per noi".
È la squadra più divertente dove hai giocato? "Come gruppo è molto simile a quella del 2016, come gioco è forse più spettacolare. Solido come quell'anno".
Nello stadio vuoto si sente di più l'inno cantato dagli Azzurri. "Facciamo sempre allo stesso modo, c'è sempre la voglia di cantare l'inno, è motivo d'orgoglio cantarlo senza pubblico, è per tutti gli italiani che ci sostengono e magari stanno lottando contro il Covid".
Come ti senti fisicamente? "Io sono sempre a disposizione".
Cosa insegna la gara d'andata? "L'abbiamo rivista, loro non hanno Edin che fa gran parte del lavoro di squadra, di solito si appoggiano su di lui che è un campione. Dovremo rifare la partita con la Polonia, far subito gol. C'è solo un risultato".