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Italia, contro la Spagna dentro un marcatore e fuori un '10': difesa a 3 un must per Spalletti
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IL POCO CHE NON E' ANDATO - Nell'occasione, l'errore marchiano è stato di un fin lì quasi perfetto Riccardo Calafiori, che si lascia scappare l'uomo dietro alle spalle: una topica che ci può stare per un classe 2002 al debutto in una grande manifestazione, ma che poteva costare caro a Spalletti. In generale, l'Italia è sembrata propositiva nella fase offensiva ma meno a proprio agio quando si trattava di ripiegare e difendere, con troppo spazio tra il reparto difensivo e quello di centrocampo.
LA FORZA DI CAMBIARE - Contro la Spagna, quando servirà difendere meglio di quanto servirà attaccare, è possibile ed auspicabile che il ct azzurro torni alla difesa a 3, che ha caratterizzato le ultime partite di preparazione agli Europei giocate dall'Italia, proprio per essere proposta contro le big: dentro un marcatore dunque, Buongiorno o Mancini che sia, il quale dovrà prendersi cura di Alvaro Morata, apparso in grande spolvero contro la Croazia, con Bastoni che scivolerà a sinistra, nella sua pozione prediletta, in cui può ispirare calcio più che dover stare attaccato all'uomo, e Calafiori o Darmian che completeranno il reparto.
DENTRO UN MARCATORE, FUORI UN '10' - La forza di cambiare, anche in base all'avversario. L'Italia ha dimostrato di sapersi adattare e questo è un pregio: le Furie Rosse avranno la gestione del possesso palla, gli Azzurri dovranno essere bravi a ribaltare il fronte e garantire gli inserimenti delle mezzepunte. Per questo più Frattesi di Pellegrini, dovendo togliere uno dei due "10", con Chiesa fondamentale per le ripartenze: più spada, che fioretto, per matare il Toro.
@AleDigio89