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    Italiamania: Conte-Balotelli, un matrimonio che non s'ha da fare

    Italiamania: Conte-Balotelli, un matrimonio che non s'ha da fare

    Mario Balotelli torna a casa, lasciando il ritiro della Nazionale, dopo essere stato convocato per la prima volta dal nuovo commissario tecnico Antonio Conte. Cinque mesi lontano dalla maglia azzurra però non hanno portato fortuna all'attaccante del Liverpool che, ufficialmente, è stato costretto ad andarsene per un problema fisico. Eppure le parole di Conte lasciano più di qualche dubbio.

    DOLORE = PANCHINA? - Come riportato dalla gran parte dei quotidiani, sembra chiaro come il reale motivo dell'abbandono da parte di Balotelli del ritiro azzurro sia legato al fatto che il ragazzo si era reso conto come sarebbe partito dalla panchina, questa sera contro la Croazia: difficile pensare che si tratti realmente di un problema fisico. Antonio Conte, a poche ore dalla gara di qualificazione ai prossimi Europei, non ha per nulla fatto chiarezza, anzi: "Le valutazioni su Balotelli me le tengo per me. Sono le stesse per Cerci. Ma ora basta. La questione infortuni esiste, ne ho parlato con Castellacci. La prossima volta non faremo più certe convocazioni". Emblematico come il dottor Castellacci avesse assicurato che non ci sarebbe stata possibilità che Balotelli potesse lasciare il ritiro, avendo accusato solo un "affaticamento agli adduttori con lieve pubalgia", salvo poi vederlo andare via poche ore dopo.

    PROBLEMA FISICO - In conferenza stampa il ct azzurro però aveva spiegato come Balotelli fosse stato costretto a tornare a casa per un problema muscolare: "Mario ha un'infiammazione pubica e ancora oggi (ieri, n.d.r.) lamentava dei fastidi. Per questo è tornato a casa. Balotelli non poteva allenarsi ed era inutile tenere qui gente che non si può allenare. Come l’ho valutato in questi giorni? Come ho valutato tutti i nuovi, Soriano, Bertolacci e Rugani". Alla base del rientro dunque, il rischio concreto per Balotelli di essere utilizzato esclusivamente in amichevole contro l'Albania, martedì sera. Appena 6 giorni di allenamenti per l'ex Milan: il rischio che possano essere i suoi unici in Nazionale, con Conte allenatore, è più che concreto.
     

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