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    Italia, Buffon: "In tanti qui ci sottovalutano, all'estero ci vedono come potenziali vincitori"

    Italia, Buffon: "In tanti qui ci sottovalutano, all'estero ci vedono come potenziali vincitori"

    • Redazione CM
    Prima giornata di lavoro per l'Italia che sta scaldando i motori in vista dell'inizio degli Europei. Agli ordini di Spalletti c'erano 27 giocatori, in attesa di Scamacca e Scalvini, ancora aggregati all'Atalanta. Ce n'era però un altro, un ex, a bordo campo che scalpitava. Era Gigi Buffon, capo delegazione della Nazionale, che ha poi parlato a Rai 2. Queste le sue parole. 

    PRIMO GIORNO - "È andata molto bene, è stato molto bello rivedersi e sapere che abbiamo questa responsabilità che ci stimola tanto, cioè quella di poter arrivare a questo Europeo con la possibilità di essere protagonisti. Siamo una nazionale che ha dei valori importanti, dal punto di vista umano e tecnico. Penso che sia una Nazionale, in maniera errata, non apprezzata per quello che è il suo valore, sia come squadra che come individualità. Ogni tanto essere sottovalutati ci fa fare delle buone competizioni, la speranza è questa". 

    GIRONE - "Sarà duro anche per gli altri che ci dovranno affrontare. Questa è una certezza ed è una forza, sapere che gli altri ti temono. In un benchmark di valori, noi siamo considerati dai nostri avversari come una potenziale vincitrice".

    FAGIOLI - "Il CT è stato molto chiaro, ha visto in Nicolò delle qualità tecniche che magari non vedeva negli altri giocatori. Potrebbe essere un'arma in più, con caratteristiche differenti. Per quanto riguarda il resto, non capisco perché penalizzare ulteriormente un ragazzo che ha fatto un percorso e ha pagato i suoi errori". 

    SCAMACCA - "Ha dato risposte importanti in questi due mesi e mezzo, che sono partiti dalla mancata convocazione di marzo. Quello probabilmente ha fatto da sprone: da lì in poi, ha segnato quasi ogni domenica ed è stato decisivo per la propria squadra, anche per i trofei vinti. Mi è sembrato un giocatore dentro la partita in ogni suo istante, era questo che gli chiedeva Spalletti. Poter contare su un attaccate che sta vivendo un momento simile ci dà fiducia. Detto ciò, abbiamo anche Retegui e Raspadori che sono giocatori importanti, con caratteristiche differenti, che ci possono dare tanto".

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