
Italia, il rilancio degli attaccanti: chi può portare Spalletti all'Europeo
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QUANDO SCEGLIE I CONVOCATI - Tra marzo (21/3 Venezuela, 24/3 Ecuador) e giugno (4/6 Turchia, 9/6 Bosnia ed Erzegovina) gli ultimi test della Nazionale: il 7 giugno emergerà il definitivo elenco con i convocati per la spedizione a EURO 2024 (si va verso la conferma delle rose a 26 giocatori come nella precedente edizione e non si torna quindi ai 23 canonici). Il 10 giugno la squadra partirà alla volta della Germania.
Il GIRONE DELL'ITALIA A EURO 2024 - L'Italia è stata inserita nel gruppo B con Albania, Croazia e Spagna.
IL CALENDARIO DEI GIRONI
- Italia-Albania a Dortmund (1a giornata), 15 giugno ore 21
- Spagna-Italia a Gelsenkirchen (2a giornata), 20 giugno ore 21
- Croazia-Italia a Lipsia (3a giornata), 24 giugno ore 21
IL RILANCIO DELLE PUNTE - Uno dei nodi da sciogliere per Spalletti riguarda l'attacco. Il ct ha ampia scelta per quanto riguarda le punte centrali. La prima parte della stagione aveva allarmato e non poco per la scarsa vena realizzativa dei nove, gli ultimi mesi del 2023/24 hanno visto invece un rinfrancante cambio di passo di alcuni interpreti. Non solo le punte, c'è affollamento anche sulle corsie esterne considerando che i sistemi di gioco di Spalletti (4-3-3 o 3-4-2-1/3-4-3) prevede anche l'utilizzo di un attacco a tre con due ali a supporto del centravanti.
In 14 per 6 posti, quali attaccanti può portare Luciano Spalletti all'Europeo? Scorri per vedere tutti i nomi in corsa.

Mateo Retegui: "Perfetto", così lo aveva definito Spalletti dopo il sorteggio della Nations League. L'attaccante del Genoa è in cima alle preferenze del ct nonostante i problemi fisici accusati tra ottobre e dicembre. Finora in questa stagione ha collezionato 29 presenze complessive (27 in Serie A, 2 in Coppa Italia) con 9 gol (7 in Serie A, 2 in Coppa Italia).

Ciro Immobile: l'esclusione di novembre, Spalletti non lo aveva convocato per gli impegni con Macedonia del Nord e Ucraina, aveva fatto male al capitano della Lazio che prova a riconquistarsi un posto. In stagione ha raggiunto la doppia cifra di gol contando tutte le competizioni: 11, 7 in campionato e 4 in Champions League, distribuiti su 41 presenze (29 in Serie A, 8 in Champions, 1 in Supercoppa Italiana, 3 in Coppa Italia).

Gianluca Scamacca: è tornato in Italia dopo l'avventura al West Ham per rilanciarsi, ma non è riuscito ad imporsi come titolare fisso nell'Atalanta di Gasperini. Spalletti lo aveva già bacchettato dopo la partita con l'Ucraina ("Ti devi svegliare" gli aveva detto al fischio finale, per poi ammettere in conferenza stampa a fine partita: "Non è stato al suo livello"). E' tra i giocatori maggiormente attenzionati per fisicità, qualità e vena realizzativa ritrovata nel 2024. In questa stagione ha collezionato 38 presenze (25 in Serie A, 9 in Europa League, 4 in Coppa Italia) realizzando 17 gol (10 in campionato, 6 in Europa League tra cui la prestigiosa doppietta al Liverpool ad Anfield e 1 in Coppa Italia).

Giacomo Raspadori: Spalletti stravede per lui e per la sua duttilità, può schierarlo in tutti i ruoli dell'attacco pur vedendolo principalmente come punta. Al Napoli, però, fatica a imporsi e le sole 17 presenze da titolare (su 44 complessive) accumulate in tutte le competizioni finora ne sono un chiaro segnale. Il bottino di reti è una diretta conseguenza: 5 in Serie A (34 presenze) e una in Champions League (8 presenze).

Andrea Belotti: a gennaio ha lasciato la Roma dopo 22 presenze complessive (14 in Serie A, 6 in Europa League, 1 in Coppa Italia) e 6 gol (3 in campionato, 3 in Europa) per rilanciarsi alla Fiorentina. Si è preso la titolarità e il bilancio in viola è di 2 gol in 19 presenze complessive (12 in A, 5 in Conference League, 2 in Coppa Italia). Parte indietro nelle gerarchie di Spalletti, ma vuole provare a riconquistare una maglia per EURO 2024.

Moise Kean: la stagione con la Juventus è ampiamente compromessa dagli infortuni, dopo 18 presenze in Serie A senza segnare un solo gol, ma Spalletti gli ha teso la mano a margine della premiazione per la Panchina d'Oro. "Problema centravanti per la Nazionale? Non dimentichiamo che c'è anche Kean, perché ha fatto vedere di essere un calciatore forte", ha detto il ct azzurro.

Andrea Pinamonti: finora non ha trovato fortuna in Nazionale, ma numeri alla mano il classe '99 del Sassuolo è il centravanti più prolifico in campionato. I gol sono 10 in 35 presenze, a cui aggiungere una rete in due partite di Coppa Italia con i neroverdi: nonostante le difficoltà dei neroverdi, può essere una soluzione intrigante per il ct.

Lorenzo Lucca: "Tra gli attaccanti mi è piaciuto nell’ultimo periodo l’atteggiamento di Lucca", così lo scorso gennaio Spalletti promuoveva le prestazioni del giocatore dell'Udinese, merito anche dei 6 gol realizzati in Serie A alla fine di dicembre, quello in Coppa Italia al Catanzaro. Il classe 2000 ha ritrovato la via del gol anche 2024 (8 gol in 36 presenze complessive) e ha convinto il ct a chiamarlo per le amichevoli contro Venezuela ed Ecuador di fine marzo.

Federico Chiesa: con la Juventus non gira, ma è un punto fermo per la Nazionale. E le parole di dicembre di Spalletti non lasciano margine d'interpretazione: "E' il nostro Sinner". La stima è certificata ed è la prima scelta come ala sinistra, ma il ct spera in un miglioramento delle prestazioni in bianconero. Finora 7 gol e 3 assist in 30 presenze in Serie A (più 1 gol e 3 presenze in Coppa italia).

Mattia Zaccagni: Spalletti lo aveva convocato a settembre ma non aveva potuto contare su di lui a ottobre (con tanto di frecciate alla Lazio) e novembre. L'infortunio al piede ha condizionato l'inizio del 2024 e la stagione non ha numeri irresistibili (5 gol in 25 presenze di Serie A, 1 gol in 2 partite di Coppa Italia, 6 presenze senza reti in Champions League), ma a sinistra è uno dei nomi più quotati.

Stephan El Shaarawy: alti e bassi con la Roma, 3 reti in 30 presenze in Serie A e 5 assist in 12 partite di Europa League (2 presenze senza gol in Coppa Italia), ma Spalletti ha grande stima di lui. Lo scorso novembre, il ct aveva esaltato le qualità tecniche e di personalità del Faraone: "Ti tiene in ordine la squadra e non si è dimenticato della qualità tra i piedi, destro e sinistro. Avere quelli che entrano in un momento non semplice e danno subito il livello del loro valore e della loro qualità è importante e gli faccio i complimenti". Impossibile scartarlo dai candidati a sinistra.

Nicolò Zaniolo: qualità tecniche e fisiche pressoché uniche tra le ali destre a disposizione dell'Italia. Spalletti non ha dubbi sul suo potenziale: "E' un calciatore fortissimo, ha molte delle qualità che servono per diventare un calciatore top. C'è da insegnargli ad autodisciplinarsi, aiutandolo nella professione che fa. Non è che siccome io ho queste caratteristiche vivo di rendita, bisogna migliorarle e svilupparle al meglio", aveva dichiarato lo scorso dicembre. All'Aston Villa fatica a trovare continuità, 3 gol in 39 presenze complessive. Il ct lo ha convocato per le amichevoli con Venezuela ed Ecuador di fine marzo.

Matteo Politano: il Napoli delude ma i suoi numeri personali sono estremamente positivi, 9 gol e 9 assist in 45 presenze complessive. Ad ottobre Spalletti lo aveva escluso dai convocati, a novembre lo aveva reintegrato e lo aveva reso protagonista di una gestione curiosa contro l'Ucraina, inserendolo al 71' per poi toglierlo al 91' con l'obiettivo di rafforzare la difesa. C'è concorrenza nel reparto, ma la sua affidabilità è un fattore che lo tiene pienamente in corsa.

Riccardo Orsolini: se il Bologna di Thiago Motta vola c'è tanto del rendimento del mancino classe '97. Con Berardi, è il miglior esterno destro per rendimento: 10 gol e 2 assist in 30 presenze in Serie A (e una presenza in Coppa Italia), Spalletti lo ha già testato nel round di partite di settembre (Ucraina) e ottobre (malta e Inghilterra) e a suon di numeri si è preso un'altra chance nel round di marzo (ha giocato contro l'Ecuador). Sulle ali dell'entusiasmo rossoblù può essere la grande sorpresa nelle convocazioni per EURO 2024.