Italia, ecco perché Spalletti è l'uomo giusto per il dopo Mancini: altro che Cannavaro, De Rossi e Gattuso!
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Giancarlo Padovan
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Luciano Spalletti e Antonio Conte, per esempio, ma anche Marco Rossi con l’Ungheria e Gianni De Biasi con l’Albania (ora è in Azerbaigian), hanno fatto prima una dura e malpagata gavetta e poi, in piccolo o in grande, hanno contribuito alla storia del calcio italiano e europeo.
De Rossi, invece, da neo allenatore, è stato esonerato a Ferrara (in serie B), Cannavaro ha contribuito sensibilmente alla retrocessione del Benevento (dalla B alla C), mentre Gattuso, a parte una Coppa Italia con il Napoli, ha collezionato solo esoneri e rinunce (Fiorentina, Tottenham).
Davvero il ceto tecnico del calcio italiano non sa produrre qualcosa di meglio? Ed è così difficile stabilire che i valori individuali si fondano anche e soprattutto sui risultati? Non fosse già occupato con la Premier, sosterrei una campagna per De Zerbi c.t. (una svolta, finalmente), ma visto quel che ha fatto nella sua carriera e come ha vinto nell’ultima stagione, mi sembra giusto e irrinunciabile, rivolgersi a Luciano Spalletti, un uomo che, prima di tutto, sa come si vive. Un uomo di parola che dice: sì, sì e no, no. Uno di cui, prima di volare, ci si può fidare.
