Irresistibile Bovo:| 'Solo Palermo e Nazionale'
Toccherà a Cesare Bovo, il difensore goleador, arginare l'onda Amauri-Crespo. C'è il Parma 'sudamericano' all'orizzonte: il Palermo si affida al suo esperto centrale e spera di dar seguito alla catena di risultati positivi riportati tra campionato e Coppa Italia in coincidenza col ritorno sulla panchina rosanero di Delio Rossi. Il difensore, con ogni probabilità domenica in coppia col romeno Goian con cui ha sempre avuto in campo un certo feeling, è pronto a un'altra battaglia nell'anno della sua consacrazione in serie A. Il centrale romano si è preso la responsabilità di un calcio di rigore fondamentale contro il Napoli, è già al terzo centro quest'anno dopo le reti a Brescia e Juventus e vorrebbe incrementare il suo bottino nel momento in cui tra l'altro l'attaccante Miccoli, specialista sui calci piazzati, è ai box per la tendinite.
Quando si è pure balistici di alto livello vuol dire che la condizione generale è al top. E il difensore in ascesa continua lo è, l'ultima prova con gli azzurri l'ha dimostrato: dalla sua testa e dai suoi piedi è ripartita la difesa sotto una luce diversa. Segnali di riscossa per un reparto finito da tempo sotto la lente d'ingrandimento del presidente Maurizio Zamparini. E Bovo il 'Tardini' lo conosce pure, eccome. Il difensore ha vestito la maglia del Parma nella stagione 2004-05 segnando pure 2 gol contro Roma e Cagliari in 31 partite. Titolare già allora, quest'anno il difensore ha disputato 30 gare, tutte intere (2.700'), con una media voto di 6,05. Sarà lui ancora una volta a dettare i tempi alla difesa: se l'ex Amauri (alle prese con una botta alla caviglia) non dovesse farcela, sarà il duo Giovinco-Crespo a trainare il Parma. E Bovo avrà un duplice compito insieme a Goian: disinnescare la Formica Atomica negli spazi brevi e vincere i delicati contrasti aerei in area con il centravanti argentino.
Le ultime sfide stagionali a partire da quella di Parma possono pure lanciare Bovo non solo in azzurro (lui già capitano dell'under 21 campione d'Europa 2004 e convocato con la Nazionale maggiore per le gare con Estonia e Far Oer di qualificazione all'Europeo), ma anche nel bel mezzo di nuove trattative di mercato: non è un mistero l'interessamento di Roma e Juventus, a caccia di difensori d'esperienza pochi fronzoli e molta sostanza. Quest'anno Cesare ha sempre detto di non volerci pensare, 'perché sono abituato a progetti ravvicinati nel tempo: quando ormai non ci speravo più, Prandelli mi ha chiamato. Questo non lo considero di sicuro un punto d'arrivo...'. La lunga corsa al Mondiale del 2014 in Brasile potrebbe vederlo tra i candidati a una maglia, perché no: 'E sono gratificato da questi accostamenti di mercato - aveva detto il centrale nel novembre scorso -, vedremo a fine stagione cosa succederà, ma in ogni caso non dipenderà solo da me, ma anche dalla società. È un discorso prematuro, comunque, io sono concentrato solo sul presente'. Che si chiama Parma.
(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)