Una nuvola in un cielo di stelle. Iran e Nigeria per 90 minuti ci hanno fatto credere di non essere più al Mondiale, ma in uno sbiadito match di un campo di periferia. Niente spettacolo, niente emozioni, pochissimi tiri in porta e qualche fischio dagli spalti. Da una parte l'ordine tattico dell'Iran di Queiroz, con la sola preoccupazione di chiudere gli spazi, dall'altra il caos offensivo delle Super Aquile. In mezzo, soprattutto nel primo tempo, un bel niente. L'unica vera grande occasione dei primi 45' capita sulla testa di Ghoochannejhad, che impegna l'attento Enyeama. Poi il nulla cosmico, fino al 70', fino alla zuccata di Ameobi che non trova la porta ma accende il match. Nel finale ci provano Onazi e Andranik Teymourian, senza fortuna. Dopo 41 gol in 12 partite il primo pareggio mondiale è servito. 

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