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    L'Argentina soffre ma batte la Bosnia

    L'Argentina soffre ma batte la Bosnia

    Sessantacinque minuti. Il tempo necessario per vedere Lionel Messi al Maracanà. L'uomo più atteso, nello stadio più bello, per più di un'ora sembra il fratello scarso del talento del Barcellona. Impreciso, nervoso, schiacciato dalla pressione, la Pulce che sogna un Mondiale alla Maradona fa fatica a trascinare l'Argentina, fortunata a passare dopo meno di 180 secondi grazie all'autogol di Kolasinac, ma tutt'altro che entusiasmante e convincente. La Bosnia, all'esordio Mondiale, per un tempo prende le misure all'Albiceleste, nella ripresa mette fuori la testa e scalda le mani di Romero con Hajrovic e Misimovic, rimanendo a contatto. Fino al minuto 65, che riporta a galla il vero Messi e chiude la partita. Il gol all'84' di Ibisevic serve solo a rendere incandescente il finale, ma non cambia le gerarchie in campo. L'Argentina vince senza il botto la sua prima fatica mondiale, consapevole che senza il vero Messi in Brasile rischia di non fare tanta strada.

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