Inzaghi e Padovan, una vendetta per due. Ora Simone pretenda le scuse di 'bauscia' e saccentoni
Ascolta "Inzaghi e Padovan, una vendetta per due. Ora Simone pretenda le scuse di “bauscia” e saccentoni" su Spreaker.
Siccome Agatha Christie non ha mai detto, come credono i giornalisti ignoranti che copiano Montanelli, che tre indizi fanno una prova - ma restano tre indizi - io rivendico ogni volta di averci visto giusto sbandierando la prova provata. E mi dispiace per quel fesso che, proprio sul pronostico di Inter-Juventus, commentò, primo tra i molti somari che mi scrivono, che sarebbe andato a giocare il successo della Juventus per dimostrarmi che la realtà propone il contrario di quanto io prevedo. Ora, lettore ciuco, mi puoi dire quanto hai guadagnato con la tua maldestra puntata?
Esaurita la parentesi personale, passo ad un altro incompreso, questa volta dal popolo “bauscia”, il mio amico Simone Inzaghi. Ma non era così scarso da indurre la società e la cosiddetta tifoseria a caldeggiarne la giubilazione solo tre mesi fa? Ma non era tanto precario da far pensare a tutti che non sarebbe stato confermato, nonostante abbia ancora un anno di contratto? Fino a ieri notte Simone ha dovuto conquistarsi il merito di quanto raggiunto: la Supercoppa (già vinta), la finale di Coppa Italia (contro la Fiorentina), il terzo posto in campionato (quindi, comunque, la Champions per il prossimo anno) e la finale di Champions League. Lì dove si sono spinti solo quelli che hanno iscritto il loro nome nella storia dell’Inter. Bravissimo Simone, adesso, tu, al pari mio, ti metti in educata attesa e aspetti le scuse dei saccentoni ignoranti di vita e di calcio.