Interspac vuole l'Inter, Cottarelli: 'La soluzione è l'azionariato in stile Bayern. Siamo già 16 soci, ma in futuro...'
COME IL BAYERN - "Il nostro sogno è portare il modello dell’azionariato diffuso, che tanto bene ha fatto al Bayern. Se ne abbiamo parlato con la proprietà dell'Inter? Non in tempi recenti. Un paio di anni fa con Zhang non trovammo interesse. Ora le cose potrebbero essere cambiate.
Siamo stati descritti come tifosi Vip, ma è ingiusto. Lo spirito è tutto tranne che vip"..
AZIONARIATO DIFFUSO - "L'obiettivo è portare nel capitale dell’Inter molte decine di migliaia di soci appassionati, un azionariato diffuso e popolare, come appunto accade in Germania, dove una legge impedisce eccessive concentrazioni nelle proprietà dei club. In Bundesliga l’azionariato diffuso ha creato un forte legame identitario, i conti vanno meglio che altrove e c’è un ritorno commerciale: se ho un ruolo nel club, più volentieri andrò allo stadio ed acquisterò magliette e merchandising"
PRESIDENTE INTERISTA - "Un interista, che ami la squadra e conosca a memoria almeno una formazione storica. Se non quella della Grande Inter, quelle del Trap o di Mourinho. Al Bayern il presidente è Rummenigge, una bellissima figura scelta dai soci: per tre quarti piccoli azionisti, poi i tre grandi gruppi Adidas, Allianz e Audi".
MORATTI - "Moratti presidente srebbe bellissimo. Come interista sono grato a Moratti, ed è bello che abbia definito romantico il nostro progetto. Ma quel che conta, più dei singoli, è la struttura. Oltre a noi 16 soci pensiamo di poter coinvolgere un centinaio di interisti famosi, di cui non voglio fare i nomi, che potrebbero promuovere la raccolta delle adesioni a un pubblico vasto. Penso ci possa essere grande interesse. Il Bayern ha 160 mila soci. L’Inter ha tantissimi tifosi, e la più alta concentrazione è in un raggio di 100 chilometri da Milano. Non è ancora il momento di indicare cifre, ma contiamo di potere arrivare a quote interessanti".
ANCHE IN MINORANZA - "Siamo disponibili a fare la nostra parte in qualsiasi modo. Zhang ha fatto un gran lavoro, ha investito e ha riportato l’Inter a essere il grande club che tifavo da bambino. Sono dichiaratamente interista da quando avevo 9 anni. Papà era juventino. Quando me lo chiedevano, dicevo di tifare Cremonese, la squadra della mia città. Poi ho sciolto gli indugi. Mio figlio è interista, mia figlia vive a Londra e tifa West Ham. Anche io ho vissuto per tanti anni all’estero, e mi mancava San Siro".
STADIO - "Sono un nostalgico ma mi rendo conto che avere uno stadio moderno, di proprietà del club, oggi è una necessità».
GESTIONE ECONOMICA - "Io punterei ad aumentare le entrate, solo poi penserei a ridurre la spesa. Lo ha dimostrato la Premier. La prima cosa, per un campionato e per un club, è vendersi bene. Poi, certo, se senti che Messi ha guadagnato 555 milioni dal 2017 a oggi, qualche domanda sulla sostenibilità del sistema te la fai".