Intermania: stiamo arrivando! Chi ha ancora il coraggio di criticare Icardi?
DA SQUADRA - L'Inter soffre, ma i calciatori si aiutano e lottano tutti insieme. Nel primo tempo Felipe Anderson è imprendibile e crea le tre occasioni migliori: prima liberando due volte al tiro dal limite Immobile (sul quale Handanovic è bravo a farsi trovare pronto), poi con un'azione personale palla al piede che fa sembrare i giocatori nerazzurri dei birilli.
ICARDI NON SEGNAVA... - La musica cambia nella ripresa, quando Banega (fino a quel punto abbastanza in ombra) tira fuori il coniglio dal cilindro e si inventa il gol del vantaggio con un gran tiro da fuori area. Poi si scatena Icardi, che segna una doppietta (la quarta nelle ultime cinque gare giocate in casa), prende un palo e si sarebbe guadagnato pure due rigori non fischiati dall'arbitro. Il capitano è sempre più capocannoniere con 14 gol in 18 giornate di campionato, già 71 reti in Serie A a soli 23 anni. E pensare che qualcuno alla vigilia ha avuto il coraggio di criticarlo perché non segnava da tre partite...
KONDOGBIA GIOCA FACILE - Tre come i gol segnati dai nerazzurri in pochi minuti: era già successo con Crotone e Fiorentina. Tre come le vittorie consecutive dell'Inter (i successi di fila in casa sono 7) senza prendere gol. Un'altra buona notizia per Pioli, che ieri ha invertito le posizioni di Miranda e Murillo. E, dopo la buona prova contro il Sassuolo di Felipe Melo macchiata dall'espulsione nel finale, ha ricevuto segnali incoraggianti da Kondogbia. Che, quando gioca semplice senza complicarsi la vita da solo, è un discreto centrocampista. Anche grazie al suo compagno di reparto, Brozovic, inesauribile uomo ovunque. . In due hanno recuperato 14 palloni, solo tre in meno di tutta la Lazio (17 contro i 39 dell'Inter), che ne ha persi 54 contro i 27 dell'Inter.
GENNAIO CHIAVE - Adesso c'è la sosta e poi arriva un mese fondamentale: gennaio. Non tanto per il mercato invernale, dove bisognerà innanzitutto sfoltire una rosa troppo numerosa senza più le coppe europee. A proposito, il ds Ausilio ha dichiarato nel pre-partita: "Tanti partiranno e forse uno arriverà. Sarà un mercato difficile, ma so cosa devo fare. Io sono esperto solo in prestiti e fair-play finanziario, quando ci sarà da spendere ci penserà qualcun altro...". A chi si riferiva? Forse alle voci su Walter Sabatini come suo possibile erede? Tornando al campo, il calendario non è proibitivo: Udinese, Chievo, Bologna, Palermo e Pescara. Almeno sulla carta. Perché, se gioca da squadra, l'Inter può fare risultato con tutti in Italia. Altrimenti rischia di fare figuracce contro chiunque.
THE CONCRETE ONE - Pioli lo sa e continuerà a lavorarci. La strada intrapresa è quella giusta, ma è ancora lunga e piena di ostacoli per rimontare in classifica. L'allenatore nerazzurro è un tipo che bada al sodo e non ha perso occasione di ricordarlo a Gabigol, che nel finale ha infiammato San Siro con un no-look e una rabona. "The Concrete One" pretende meno giochetti del genere e più concretezza. Gli ultimi risultati sono dalla sua parte.
@CriGiudici