Intermania: sfottete finché potete, il 'circo' cinese dom(in)erà tutti in Italia
LA SAI L'ULTIMA? - In effetti tutte le componenti del club (proprietà, dirigenti, tecnici, giocatori e tifosi) stanno facendo tutto il possibile per rendersi ridicoli agli occhi della concorrenza. Dal "Fozza Inda" di Zhang Jindong all'incredibile serie di sconfitte passando per il caso Icardi e il valzer con tanto di casting degli allenatori. Che sono sempre i primi a pagare, ma anche i meno colpevoli. Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri, Mancini e de Boer adesso se la stanno passando meglio rispetto alla squadra nerazzurra. Che ancora non è squadra, ma un'accozzaglia di singoli. De Boer è stato chiarissimo quando ha salutato i suoi calciatori ad Appiano Gentile: "Se non lavorerete tutti insieme, non cambierà niente anche con un altro al mio posto". L'ultimo ko col Southampton (quinta sconfitta di fila in trasferta) conferma che il problema non era il sistema di gioco. Avanzare Banega arretrando Perisic e Candreva non è bastato a dare equilibrio, visto che Handanovic è stato il migliore in campo e l'unico tiro in porta è stato quello del gol di Icardi. In mezzo il nulla o quasi, con una fragilità mentale sempre più evidente.
IL RITORNO DELLA GRANDE INTER - Meglio guardare avanti. Domenica a San Siro arriva il Crotone, un avversario abbordabilissimo sulla carta, ma di questi tempi anche un dosso rischia di trasformarsi nel Mortirolo. In panchina cì sarà ancora Vecchi, che ieri sera ha citato il "Manuale del guerriero della luce" di Paulo Coelho. Tra i candidati a sostituirlo, oltre a Pioli e Hiddink, ci sono due allenatori i cui nomi sono presenti nei titoli di altri due libri: "Marcelino pane e vino" di José Maria Sanchez Silva e "Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi. Casualità che danno occasione ai simpaticoni di turno per ironizzare ancora. Fanno bene a farlo finché durerà, perché prima o poi la musica cambierà. Suning ha promesso di riportare in alto l'Inter e possiede la forza economica per riuscirci: è solo una questione di tempo. Sono stati commessi degli errori, ma sbagliando s'impara e si cresce. Lo dimostrano le altre proprietà straniere all'estero: Paris Saint-Germain, Chelsea e Manchester City. Che, prima di vincere, avevano scatenato l'ironia da parte di critica e rivali, poi costretti a ricredersi. Come dice un proverbio cinese: siediti sulla riva del fiume e aspetta, vedrai passare il cadavere del tuo nemico. Che non farà neanche più rumore.
@CriGiudici