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    Intermania: non siamo il Barcellona

    Intermania: non siamo il Barcellona

    Partenza in quinta. Sulla vittoria dell'Inter contro il Verona c'è la firma di Felipe Melo. Il centrocampista brasiliano arrivato dal Galatasaray ha segnato il gol decisivo ed è il simbolo della squadra nerazzurra, non bellissima da vedere, ma affamata e concreta. 

    ABBAIA E MORDE - Felipe Melo non ha peli sulla lingua, anche davanti alle telecamere. A chi lo accusa di essere troppo cattivo, risponde: "Il calcio è questo, chi non vuole il contatto con l'avversario vada a giocare a tennis". Pure le critiche per il non gioco vengono zittite sul nascere: "Non me ne frega niente di cosa dicono gli altri, sono venuto qui per lottare e vincere. Andate a vedere il Barcellona". Mancini concorda: "Per adesso in giro non vedo squadre che giocano bene come il Barça... Stiamo mettendo fieno in cascina per l'inverno, quando farà freddo". 


    FATTORE C... - L'Inter non vinceva le prime cinque giornate di campionato dai tempi di Helenio Herrera. Adesso viene il bello: i prossimi tre impegni con Fiorentina, Sampdoria e Juventus a cavallo della sosta diranno qualcosa di più sul reale valore della squadra. Che si gode questo momento, guardando tutti dall'alto con un solo gol al passivo. Anche grazie al dio del calcio: basti pensare al palo di Balotelli nel derby o alla traversa di Sala, sfatando il tabù di Thohir a San Siro. Perché per vincere servono le 4 C: Cabeza, Corazon, Cojones e C... La fortuna aiuta gli audaci e questi ragazzi con la maglia nerazzurra lo sono di sicuro. 

     

     

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