AFP/Getty Images
Intermania: niente scuse contro il re delle scuse Mazzarri, ora Gasperini
Nel derby col Milan era stato Icardi a mangiarsi due gol fatti, ieri a Torino sono stati i legni (la traversa di Perisic e il palo di Rafinha fanno salire a 21 il conto stagionale, primato in Serie A) e le parate di Sirigu a fermare la corsa dei nerazzurri.
Contro il re delle scuse, Mazzarri, non ci sono alibi che tengano. L'Inter poteva e doveva fare risultato. La squadra ha fatto gioco e ha creato numerose occasioni, ma è altrettanto vero che il Toro ha sfiorato il raddoppio col match-winner Ljajic e con De Silvestri, sul quale Handanovic è stato miracoloso come su Bonucci.
Tornando indietro nel tempo, bisogna rivalutare il primo campionato dell'era Mazzarri, chiuso al quinto posto in classifica. Con in rosa due terzini da paura (Alvaro Pereira e il "Divino" Jonathan) e nel reparto centrale il trio Kuzmanovic-Mudingayi-Taider... Vengono i brividi solo a ripensarci.
Ora sulla strada dei nerazzurri verso la Champions c'è un altro ex al veleno: Gasperini. Che ha battuto l'Inter 4 volte in carriera, vincendo tutti gli ultimi quattro scontri diretti giocati in casa. Sabato sera a Bergamo, alla vigilia di Milan-Napoli e del derby Lazio-Roma, Spalletti non potrà contare sullo squalificato Brozovic.
Autore di un gol passato inosservato e non convalidato, su punizione subito dopo il fallo commesso su Borja Valero (preferito dall'inizio all'affaticato Rafinha) con la palla non più in movimento. Si tratta di una curiosità regolamentare, senza alcuna intenzione di attaccarsi all'arbitro. Anzi, nel primo tempo Tagliavento avrebbe potuto ammonire Brozovic anche prima. Per l'Inter a Torino zero punti, zero alibi e zero scuse.
@CriGiudici