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Intermania: Moratti e il retroscena su Lukaku, alla faccia di chi critica Suning
Una cosa è certa: Lukaku è l'acquisto più costoso nella storia dell'Inter. Al Manchester United vanno 65 milioni di euro più altri 10 milioni di bonus e il 5% sulla futura rivendita. Cifra pagabile in cinque rate annuali, tante quanti gli anni di contratto firmato dal nazionale belga con un ingaggio da 8,5 milioni di euro netti a stagione (bonus compresi) fino al 2024. Un regalo prezioso e graditissimo a Conte, alla faccia di chi accusava il gruppo cinese Suning di non mettere abbastanza soldi nell'Inter. In tre anni la famiglia Zhang ha già sborsato circa un miliardo di euro e quasi 200 milioni per questa campagna acquisti estiva, avvicinandosi al pareggio di bilancio grazie alla crescita del fatturato a 350 milioni di euro e pilotando il club fuori dal settlement agreement firmato da Thohir con l'Uefa per il fair-play finanziario. Scusate se è poco, e non finisce qui...
L'unica nota un po' stonata è rappresentata da una dichiarazione di Moratti: "Icardi è meglio di Lukaku". Un'opinione personale anche condivisibile, ma apparsa comunque fuori luogo in una settimana del genere. D'altronde l'ex presidente è sempre stato riconoscente nei confronti dei suoi calciatori e non digerisce il trattamento riservato dalla dirigenza nerazzurra all'ex capitano argentino, il suo vero ultimo colpo di mercato. Tra l'altro Moratti non ha mai visto di buon occhio Lukaku, bocciato quando aveva solo 17 anni e giocava in Belgio all'Anderlecht. Correva la stagione 2010/2011, la prima dopo il Triplete. Al posto di Mourinho era arrivato Benitez, che chiese invano il suo acquisto. A gennaio Moratti sostituì l'allenatore spagnolo con Leonardo e prese Pazzini dalla Sampdoria per 12 milioni più Biabiany. L'estate seguente Lukaku si trasferì per 22 milioni di euro al Chelsea, dove iniziò la sua carriera in Premier League condita dalla bellezza di 113 gol. Otto in meno rispetto alle 121 reti segnate in Serie A da Icardi, autore di 124 gol con l'Inter. Che ha tenuto a galla nelle ultime sei stagioni: un dato di fatto che nessun divorzio turbolento potrà mai cancellare.