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  • Intermania: Griezmann e Morata capocannonieri, nessun nerazzurro ha segnato più di Sanchez

    Intermania: Griezmann e Morata capocannonieri, nessun nerazzurro ha segnato più di Sanchez

    • Cristian Giudici
    Il minore dei mali. L'Inter ha pescato l'Atletico Madrid agli ottavi di finale in Champions League. Nessuno può lamentarsi per l'esito di questo sorteggio, visto che sono stati evitati gli ostacoli più duri: Manchester City e Real Madrid, le uniche due squadre a punteggio pieno nella fase a gironi. I nerazzurri di Inzaghi e gli spagnoli di Simeone sono ancora imbattuti, così come il Bayern Monaco e la Real Sociedad. Che, arrivando prima nel girone dell'Inter, ha pescato il PSG, la peggiore tra le seconde. Non a caso i campioni di Francia e l'Inter sono le uniche squadre arrivate seconde nei gironi a essere favorite per la qualificazione ai quarti di finale, o almeno così dicono le quote dei bookmakers. Pensando al "Cholo" con "Inzaghino", la prima immagine che torna in mente è quella del 5 maggio 2002, quando i loro gol fecero perdere lo scudetto all'Inter di Ronaldo e Vieri dopo la doppietta di Poborsky. 

    DATI A CONFRONTO - Pensando alla squadra di Simeone, la prima caratteristica a cui tutti pensano è la solidità difensiva. Eppure finora in questa stagione ha il secondo miglior attacco della Champions con 17 gol fatti, solo uno in meno del Manchester City campione d'Europa in carica. Griezmann e Morata sono capocannonieri della competizione con 5 gol a testa come Haaland e Hojlund. L'Inter ne ha fatti 8 con 83 tiri (28 in porta), uno in più dell'Atletico (82, 32 in porta). I migliori marcatori sono Lautaro e Sanchez (35 anni oggi), entrambi a quota 2 reti. I nerazzurri hanno la quarta miglior difesa della Champions (dietro a Real Sociedad, Arsenal e Borussia Dortmund) con 5 gol subiti, uno in meno dell'Atletico. Per il resto le statistiche di Inter e Atletico sono abbastanza simili per parate (21 a 24), possesso palla (49,3 a 51,5%), precisione dei passaggi (85 a 88,2%), palloni recuperati (231 a 234) e falli fatti (60 a 57). Infine non è una novità che la squadra di Inzaghi primeggi per cross riusciti (37 a 24) e falli subiti (80 a 50), mentre lasci un po' a desiderare nei dribbling (quart'ultima con 73 a 83). 

    LA CHIAVE - "Saranno due battaglie", come ha detto Inzaghi. In un contesto del genere, con due fasi difensive affidabili, la sensazione è che la differenza la faranno gli attaccanti: Lautaro e Thuram da una parte, Morata e Griezmann dall'altra. Peccato non essere riusciti a riportare in Italia nello scorso mercato estivo lo spagnolo ex Juve, una garanzia rispetto alle attuali punte di riserva Arnautovic e Sanchez. Inzaghi lo avrebbe accolto a braccia aperte, ma in questo caso Marotta e Ausilio non sono riusciti ad accontentare l'allenatore. Morata in panchina è un lusso che l'Inter di Zhang non ha potuto permettersi. 
     

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