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Intermania: Lukaku dice e non dice, perché? Samardzic lo ha fatto, che scusa per Istanbul
Mercato a parte, sono altre le parole di Lukaku che rasentano il ridicolo: "Quanto racconterò l'avvicinamento alla finale, capirete perché non c'ero con la testa. Ora non posso". Una frase che risuona come una scusa patetica per il gol sbagliato nella finale di Champions League persa col Manchester City a Istanbul lo scorso 10 giugno. Tre giorni dopo Lukaku aveva scritto sui social: "Prima di tutto voglio ringraziare tutti i tifosi dell'Inter per l'amore e il sostegno per tutta la stagione. Voi ragazzi ci siete stati accanto in ogni momento e personalmente voglio ringraziarvi per questo. Non doveva succedere… Abbiamo dato tutto. È una sensazione di merda per tutti noi che amiamo questo bellissimo club... Ma l'Inter ha ancora fame e torneremo a combattere con la speranza di raggiungere un giorno quel momento in cui si scrive la storia...".
Lukaku ha uno strano concetto d'amore. Quello vero e incondizionato glielo aveva donato il popolo nerazzurro, che lo ha accolto come un figlio, prima incoronandolo re di Milano e poi perdonandolo dopo il ritorno al Chelsea. Invece il gigante belga non ha ancora trovato tempo e modo (o il coraggio?) di spiegare perché se n'è andato un'altra volta. Piuttosto di assumersi le proprie responsabilità, per lui è meglio cercare alibi e scuse. Peccato.