Intermania: Mancini e la sindrome San Siro
"Giochiamo meglio in trasferta che in casa". Firmato: Roberto Mancini. Dopo aver affrontato tutte le altre squadre in campionato, l'allenatore nerazzurro può tracciare un primo bilancio sulla propria gestione. Il Mancio veste i panni dello psicologo e prova ad analizzare il paziente: "Forse sentiamo più pressione a San Siro, uno stadio dove non è facile giocare".
NUMERI - In effetti, con Mancini in panchina, finora l'Inter ha fatto solo 9 punti in casa e 16 in trasferta, segnando 11 gol in casa (9 subiti) e 18 reti in trasferta (14 incassate). Delle sei vittorie ottenute su 19 partite, soltanto due sono arrivate in casa contro Genoa e Palermo e le altre quattro in trasferta con Chievo, Atalanta, Cagliari e Verona. Invece Mazzarri aveva fatto 16 punti (11 in casa e 5 in trasferta) con 15 gol segnati e 8 presi in casa, 2 reti fatte e 6 subite in trasferta.
PERCHE'? - Oltre al fattore psicologico, bisogna fare una considerazione di natura tecnico-tattica. L'Inter è una squadra con dei limiti nella costruzione del gioco, che vengono evidenziati quando affronta formazioni che si chiudono bene in difesa, come succede spesso a San Siro. Invece in trasferta i nerazzurri trovano più spazi. Sampdoria a parte (all'andata su rigore al novantesimo), in questo campionato l'Inter non ha mai battuto squadre che la precedono in classifica: né con Mazzarri, né con Mancini. Non è un caso e un motivo ci sarà...