Intermania: la Cina cerca gli alieni, Zhang era pronto a provarci con Messi
L'agenzia di stampa Xinhua ha poi annunciato che gli astronomi cinesi hanno rilevato raffiche radio veloci e ripetute (FRB, Fast Radio Bursts). Si tratta di segnali della durata di pochi millisecondi provenienti da una fonte a circa tre miliardi di anni luce dal pianeta Terra. Ancora non si conosce con certezza la loro origine: potrebbero essere emesse da corpi celesti come stelle, galassie e nebulose o magari da entità aliene...
"E' praticamente ovvio che esistano altre forme di vita", cantavano i Bluvertigo di Morgan nel 1997. Quando Moratti portò il Fenomeno Ronaldo dal Barcellona all'Inter. Invece Messi è rimasto un sogno proibito, come rivelato dallo stesso ex presidente nerazzurro: "Provai a prenderlo quando era un ragazzino, ma è sinceramente legato al Barça che lo aveva aiutato quando non stava bene da piccolo". Di recente Tronchetti Provera ha riaperto un piccolo spiraglio: "Ci pensiamo da più di 10 anni, magari questa sarà la volta buona".
Perché in effetti nei mesi scorsi, quando Messi sembrava in rottura con la dirigenza del club catalano, l'Inter aveva iniziato a pensare di effettuare un tentativo grazie alla clausola che gli consente di liberarsi a costo zero a fine stagione. Pur sapendo che è il calciatore più pagato al mondo con 130 milioni di euro lordi all'anno tra ingaggio pagato dal proprio club (40 milioni netti) e pubblicità. Poi all'improvviso è cambiato tutto il mondo e questa pazza idea di mercato è stata rimessa nel cassetto, almeno per ora. Chissà se un giorno Steven Zhang ci proverà veramente con Messi: apparentemente una missione impossibile, come quella di Xi Jinping a caccia di E.T.
Molto più probabile e concreto è l'assalto del Barcellona a Lautaro Martinez, anche se di questi tempi nessuno può permettersi di pagare a cuor leggero 111 milioni di euro in un'unica soluzione come previsto dalla clausola rescissoria dell'attaccante argentino. Per lui Arturo Vidal e Nelson Semedo più 70 milioni possono non bastare, ma questa è un'altra storia.
