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  • Intermania: Del Piero ha ragione, ma c'è un solo posto per gli assi con Conte

    Intermania: Del Piero ha ragione, ma c'è un solo posto per gli assi con Conte

    • Cristian Giudici
    Addio sogni di gloria. Compleanno amaro per l'Inter che, tre settimane senza giocare in campionato dopo il ko con la Lazio, perde anche il derby d'Italia e scivola a -9 dalla Juve. I nerazzurri devono recuperare la partita contro la Sampdoria, quindi la differenza la fanno i due scontri diretti persi con i bianconeri. Rinati contro Conte, sia all'andata a San Siro, sia al ritorno allo Stadium di Torino a porte chiuse. 

    Il casuale gol di Ramsey rompe l'equilibrio della partita e mina le certezze della squadra, che non riesce più reagire e viene messa ko dal bellissimo raddoppio di Dybala. Entrato dalla panchina, così come Eriksen dall'altra parte. Il loro impatto opposto si spiega anche col differente momento psico-fisico vissuto dalle due squadre, con la Juve al top e l'Inter in calo. Fatta eccezione per Brozovic. 

    Conte alza bandiera bianca, ammettendo l'inferiorità. Come dargli torto? Del Piero dice che gli manca un calciatore di fantasia, in grado di saltare l'uomo e fare la differenza con una giocata. Come dargli torto? Ma c'è un però. Calciatori del genere sono di difficile collocazione tattica nel sistema di gioco adottato da Conte. Anche per questo Kulusevski ha preferito la Juve. Per esempio basti pensare ai fantastici quattro col valore di mercato più alto al mondo: Mbappé, Sterling, Neymar e Salah. Per ognuno di loro nel 3-5-2 l'unico ruolo spendibile sarebbe quello di seconda punta, ora occupato da Lautaro. Ieri un fantasma (al pari di Lukaku) e un domani destinato al Barcellona di Messi
     

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