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    Intermania: Inzaghi alla Allegri, chi ha l'attacco più forte?

    Intermania: Inzaghi alla Allegri, chi ha l'attacco più forte?

    • Cristian Giudici
    Simone Inzaghi eccezionalmente in versione Allegri. La sua Inter ha giocato con uno stile di gioco simile a quello della Juventus nella partita pareggiata 0-0 a San Siro con la Real Sociedad. Lasciando il possesso palla agli avversari, per poi cercare di colpirli in contropiede. Il piano è riuscito solo in parte, infatti Sommer (già a 13 clean sheet) non ha dovuto effettuare grandi parate. Ma lo stesso si può dire dall'altra parte per Remiro, rimasto imbattutto come in tutte le precedenti trasferte di Champions League

    SORTEGGIO DA BRIVIDI - E' mancato il colpo del ko, così i nerazzurri si devono "accontentare" del secondo posto nel girone, con un mezzogiorno di fuoco lunedì prossimo al sorteggio degli ottavi di finale. Dall'urna di Nyon uscirà una squadra tra Arsenal, Bayern Monaco, Manchester City, Real Madrid più (probabilmente) Atletico Madrid e Barcellona oltre a Borussia Dortmund o PSG. 

    IMBATTUTI - Giustamente dal suo punto di vista, Simone Inzaghi vede il bicchiere mezzo pieno. L'Inter ha chiuso la fase a gironi senza sconfitte per la seconda volta nella storia dopo la stagione 2004/2005, quando la squadra di Mancini venne eliminata ai quarti dal Milan, poi sconfitto ai rigori dal Liverpool nella rocambolesca finale di Istanbul. Dove lo scorso 10 giugno i nerazzurri hanno perso 1-0 contro il Manchester City di Guardiola. 

    RISERVE ALLA CORREA - Da allora hanno inanellato una striscia di 20 partite consecutive andando sempre in gol fino a ieri sera, quando Thuram e Lautaro non hanno giocato insieme nemmeno un minuto. Sanchez prima e Arnautovic poi hanno confermato di andare in evidente difficoltà a certi livelli. Un po' come Correa nella passata stagione, quando invece Dzeko e Lukaku potevano alternarsi benissimo. 

    TURNOVER INEVITABILE - Inzaghi viene criticato per aver fatto ricorso al turnover, ma la verità è che non possono giocare sempre e solo Lautaro e Thuram. Spremerli è un rischio che l'allenatore non si può permettere, sia per non perderli per infortunio, sia per non farli arrivare senza energie al momento decisivo della stagione. 

    NON COME LA JUVE - A differenza di Allegri, che invece non ha le coppe europee e può contare su un parco attaccanti meno squilibrato. I numeri non spiegano tutta la differenza di rendimento in campo tra Lautaro-Thuram e Arnautovic-Sanchez, enorme rispetto a quella tra Vlahovic-Chiesa e Milik-Kean. Le punte dell'Inter hanno segnato 26 gol in 21 partite: Lautaro 16, Thuram 7, Sanchez 2 e Arnautovic 1. Quelle della Juventus hanno fatto 11 reti in 15 gare: Vlahovic 5, Chiesa 4, Milik 2 e Kean 0. Difficile stabilire chi abbia l'attacco più forte, ma almeno per ora Inzaghi ha la squadra più prolifica del campionato con 37 gol segnati nelle prime 15 giornate di Serie A: ben 14 in più della Juve (23). Merito del centrocampo, ma anche del gioco dell'allenatore. 

    PRIMA IL CAMPIONATO - Ma quello che conta sono i punti in classifica e oggi ce ne sono soltanto 2 di differenza. Checché se ne dica, l'Inter non ha due squadroni per competere ai massimi livelli sia in Italia, sia in Europa. Nonostante le smentite di rito, i nerazzurri hanno deciso di dare la priorità al campionato rispetto alla Champions. Avranno ragione se vinceranno lo scudetto della seconda stella. 
     

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