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    Intermania: Gagliardini e la volpe Juve

    Intermania: Gagliardini e la volpe Juve

    • Cristian Giudici
    "Non abbiamo mai trattato Gagliardini, si tratta di un profilo non funzionale alla nostra politica". Come nella favola della volpe e l'uva, Marotta non accetta la sconfitta nel derby d'Italia sul mercato con l'Inter, che ha soffiato alla Juve il centrocampista dell'Atalanta. 

    TROPPI SOLDI? - I dirigenti nerazzurri vengono sempre accusati di acquistare troppi stranieri e, ora che iniziano a puntare sui giovani italiani, ricevono comunque altre critiche perché spendono troppi soldi. Oltre 25 milioni di euro per un giocatore di 22 anni con sole 14 presenze in Serie A sono eccessivi? Forse sì, ma non è questo il punto. Quando le grandi squadre si interessano a dei giovani italiani, il loro prezzo sale alle stelle. Vale per tutti, non solo per l'Inter. Basti pensare ai 25 milioni spesi dal Milan per Romagnoli o alla ventina di milioni stanziati dalla Juventus per prenotare Caldara. A proposito, in prospettiva futura quest'ultimo sarebbe stato più utile all'Inter, così come oggi i bianconeri avrebbero più bisogno di Gagliardini. Ma questo è un altro discorso. 

    LA MANO DI AUSILIO - Gagliardini all'Inter è un colpo firmato da Ausilio e Samaden. Il ds nerazzurro ha convinto Suning a investire una cifra importante per rinforzare la squadra, ma anche per dimostrare ai cinesi di avere fiuto per gli affari e di verderci lungo. Per allontanare le ombre di Sabatini e di Leonardo, ma anche per ribadire il proprio potere decisionale all'interno del club. Infatti dietro ai due grandi centrocampisti stranieri arrivati nello scorso mercato estivo c'era la mano di qualcun altro: Zanetti per Banega e Kia per Joao Mario. Il quale aveva già catturato l'occhio di Ausilio sin dalla sfida con lo Sporting Lisbona del gennaio 2012 nella Next Generation Series vinta dalla Primavera nerazzurra allenata da Stramaccioni. Per vincere bisogna fare gioco di squadra, in campo ma anche nella dirigenza. 

    @CriGiudici

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