Intermania: Gabigol ai raggi X. Barça e Real, grazie per il poker da Triplete
GABIGOL AI RAGGI X - Il giovane attaccante brasiliano era al suo esordio da titolare con la maglia dell'Inter. Ecco le statistiche della sua gara: 72 minuti giocati, 43 palloni toccati, 4 tiri (3 in area e uno da fuori area) di cui uno in porta, vinti il 54,5% dei duelli, 3 dribbling, 2 contrasti (uno vinto e uno perso), 88% di passaggi riusciti (22 su 25, nessuno lungo), zero cross, 2 occasioni create, un fallo fatto e uno subito. La stampa lo rimanda: Gazzetta e Tuttosport gli danno 6 in pagella, il Corriere della Sera e il Corriere dello Sport 5,5, La Repubblica 5. Invece per proteggerlo dalle critiche e dalle ironie dei tifosi rivali, per premiare il suo spirito volitivo e forse anche perché fa un po' di tenerezza come quando cade oltre i cartelloni pubblicitari, il pubblico di San Siro lo adotta subito, regalandogli tanti applausi d'incoraggiamento al momento della sostituzione e durante la partita: sia quando fa qualche bella giocata col suo sinistro partendo da destra, sia quando sbaglia. Come in occasione della palla persa con un colpo di tacco nell'area avversaria, da cui è partita l'azione che ha portato al primo gol del Bologna. Ecco, da lui Pioli vuole meno fumo e più arrosto: tradotto, meno preziosismi fini e se stessi e maggiore concretezza. I tifosi dovranno continuare a essere pazienti con Gabigol, il quale avrà bisogno di altro tempo per lavorare sodo in allenamento e crescere ancora, evitando così di bruciarsi. Per il ragazzo è meglio restare a Milano giocando col contagocce o partire per trovare più spazio? Ovviamente solo in prestito.
RIMPIANTI DI MERCATO - La fretta è cattiva consigliera, come dimostrano le cessioni effettuate dai nerazzurri negli ultimi 20 anni. Prendendo spunto dai due gol di Jovetic segnati contro il Real Madrid, il quotidiano spagnolo Marca ha definito l'Inter "il peggior club venditore" sul calciomercato. Ricordando i casi dei vari Bergkamp, Roberto Carlos, Pirlo, Seedorf, Cannavaro, Coutinho e Bonucci. Quest'ultimo però fu sacrificato nella trattativa con il Genoa per portare a Milano il Principe Milito e Thiago Motta. Due elementi che poi diedero un grosso contributo a vincere il Triplete con Mourinho. Di quella squadra facevano parte pure tre giocatori scaricati dal Real Madrid (Cambiasso, Samuel e Sneijder) e uno dal Barcellona: Eto'o, arrivato insieme a una cinquantina di milioni in cambio di Ibrahimovic. Allora valutato 70 milioni e solo un anno dopo rispedito in saldo a Milano (sponda rossonera) a meno di metà prezzo. Per la serie: chi è senza peccato, scagli la prima pietra... Anche le due grandi di Spagna hanno i loro scheletri nell'armadio.
@CriGiudici