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Intermania: Berardi e la Juve di Moggi
STANKOVIC - Ovviamente con uno stile del tutto differente rispetto a quello dell'ex direttore generale, che prima di Calciopoli come un 'burattinaio' muoveva i fili delle squadre di mezza serie A, facendo leva sull'agenzia di procuratori GEA World in mano al figlio Alessandro. Uno dei rari casi in cui Moratti riuscì a soffiare un grande calciatore alla Juve risale al gennaio 2004, quando Stankovic (in scadenza di contratto a giugno con la Lazio) disse no a Moggi e preferì andare all'Inter diventando subito un idolo dei tifosi. All'epoca l'Ufficio Indagini e la Procura Federale aprirono un fascicolo sul caso, perché i dirigenti bianconeri avevano fatto firmare un accordo al centrocampista serbo in tempi non consentiti dal regolemento e senza l'accordo del club di appartenenza, quindi nullo. Ora la storia rischia di ripetersi con Berardi. L'opzione della Juventus nei suoi confronti è soltanto verbale e non scritta, anche perché una pratica del genere non sarebbe più consentita dopo l'abolizione delle comproprietà.
BERARDI - L'Inter, che non si è mai espressa sull'interesse dei bianconeri su due giovani ex nerazzurri come Duncan e Bonazzoli, è rimasta perplessa dal messaggio inviato tra le righe di Marotta: Berardi non andrà all'Inter. L'agente del ragazzo ha alzato la voce, dicendo che la palla è in mano a lui e al Sassuolo, non alla Juve. L'importante è che la decisione dell'Inter di puntare su Berardi (in alternativa a Candreva) sia frutto di una precisa scelta tecnica condivisa con l'allenatore e non del gusto di fare uno sgarbo ai rivali bianconeri.
@CriGiudici