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    Intermania: Acerbi, le scuse a Juan Jesus non bastano. Intervenga il club

    Intermania: Acerbi, le scuse a Juan Jesus non bastano. Intervenga il club

    • Cristian Giudici
    "Vinceremo il tricolore". La Curva dell'Inter canta e applaude la squadra di Simone Inzaghi dopo il pareggio per 1-1 di domenica sera a San Siro con i campioni d'Italia uscenti del Napoli, 31 punti dietro ai nerazzurri. Reduci dalla delusione dell'eliminazione in Champions League ai rigori contro l'Atletico Madrid. Una sfida che ha prosciugato fisicamente e mentalmente entrambe le squadre: quella del Cholo Simeone crolla 3-0 contro il Barcellona, perdendo per la prima volta in casa in questo campionato; l'Inter frena dopo 10 vittorie di fila in Serie A. Al vantaggio segnato da Darmian su assist di Bastoni (il secondo consecutivo dopo quello per Bisseck a Bologna) risponde il gol dell'ex di Juan Jesus. A 9 giornate dalla fine i nerazzurri hanno 14 punti di vantaggio sul Milan e hanno bisogno di altri 14 punti per garantirsi aritmeticamente lo scudetto della seconda stella. 

    NO AL RAZZISMO - Il prossimo appuntamento è ancora a San Siro, nel posticipo serale di Pasquetta con l'Empoli. Prima però c'è la sosta per le nazionali. Il ct dell'Italia, Spalletti ha convocato 6 calciatori dell'Inter: Barella, Frattesi, Dimarco, Bastoni, Darmian e Acerbi. Quest'ultimo è chiamato a chiarire il bruttissimo episodio con Juan Jesus, che lo accusa di avergli detto: "Sei un negro". In tal caso le scuse rivolte in privato al difensore brasiliano non possono bastare. "Perché noi siamo fratelli del mondo" dal 9 marzo 1908, la data di fondazione dell'Internazionale. Un club dove nessuno accetta o giustifica il razzismo. La società ha il dovere di intervenire per far luce su questa vicenda buia. 
     

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