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Inter, Zhang jr. si muove dietro le quinte. Ecco come lo aiuta Zanetti e in futuro...
DIETRO LE QUINTE - "L’Inter gli è entrata dentro in fretta. Più in fretta di quanto tanti si aspettavano. Steven Zhang ha un ufficio in corso Vittorio Emanuele da una manciata di mesi, ma ha già capito cosa vuol dire lavorare per la società che è stata di proprietà dei Moratti e guidarla sulla strada di una rinascita che dal 2011 a oggi ha incontrato parecchie curve pericolose. Il domani nerazzurro è nelle mani di questo ragazzo di 25 anni che all’anagrafe è stato battezzato Kangyang (ma il nome Steven è più facile da pronunciare con gli interlocutori occidentali...) e che si è laureato in Scienze dell’Economia alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania (lì ha studiato anche Donald Trump). Nell’organigramma figura tra i membri del cda, ma non ha una carica specifica. Eppure, dopo aver ascoltato l’anima (dirigenziale) italiana dell’Inter e naturalmente il padre a Nanchino, tutte le decisioni più importanti le prende lui. La scelta del low profile, però, non è casuale: Jindong Zhang non vuole che il figlio, giovanissimo e a zero di esperienze calcistiche prima della scorsa estate, si “scotti” in un mondo del pallone italiano assai complicato soprattutto per uno straniero. Per questo Steven lavora dietro le quinte e all’esterno non appare".
FUTURO DA PRESIDENTE - "Finora ha parlato alla festa degli auguri di Natale, sia ai dipendenti sia agli sponsor. Parole misurate e scelte con cura: in entrambi i casi la platea è rimasta impressionata. In sede arriva la mattina presto, saluta con fare cortese i dipendenti che incrocia in ascensore e poi lavora fino a tardi nel piano riservato ai top manager. E’ uno degli ultimi ad andare via, a volte anche dopo mezzanotte, perché magari ha una conference call con la Cina, dove grazie al fuso, è mattina. Se Suning non avesse comprato l’Inter, avrebbe continuato a esercitare il ruolo di ministro degli esteri per la holding di famiglia, maturando quell’esperienza che in futuro gli servirà per guidare l’impero degli Zhang. Prima di venire in Italia sapeva molto più di economica che di pallone (ha lavorato presso il settore Equity Capital Market di Morgan Stanley e presso JP Morgan nel settore degli investimenti bancari, conducendo fusioni, acquisizioni e rifinanziamenti sul mercato americano e di Hong Kong), ma ora sta recuperando il tempo perduto grazie agli insegnamenti di una leggenda come Javier Zanetti, spesso vicino a lui. Sarà Zhang junior il nuovo presidente? Il discorso verrà affrontato quando Thohir lascerà il club di corso Vittorio Emanuele. I cinesi, nella loro visione del club, non considerano la carica di presidente fondamentale e anzi in questo momento sedere sulla poltrona del comando potrebbe esporre Steven a qualche responsabilità di troppo. In futuro si vedrà".