Inter, Viviano via?| 'Fiorentina, non posso dire no'
E' un Emiliano Viviano a 360° quello che parla del suo infortunio e della sua vita in generale. "Son stato meglio - spiega scherzando -. No davvero, la riablitazione è a buon punto. Siam contenti, lavoriamo, ormai è successo ora guardiamo avanti. Non so quando tornerò, dipende da come reagisce il ginocchio, bisogna rimanere tranquilli. E' stata un'estate un po' così, a Bologna sono stato benissimo, sono stato felice che mi avesse riscattato l'Inter. Adesso hanno venduto metà del mio cartellino al Genoa, e ringrazio Preziosi per la fiducia nonostante l'infortunio. Il discorso col Genoa era aperto da un bel po', loro si son trovati a sopperire al fatto che io mi fossi infortunato e hanno preso Frey. Anche il PSG si era concretamente interessato a me, ma ancor prima di parlare di cifre mi sono fatto male ma è saltato tutto. C'è andato Sirigu, son felice per lui. Adoro gli inglesi e il loro modo di fare, mi piacerebbe un giorno giocare lì".
"Quando ho capito di poter fare il portiere? Ho lasciato casa per andare a Brescia a 16 anni - prosegue -, e non ero completamente convinto della scelta. Dalle prime volte in cui mi allenavo però, con Baggio e tutti, ho capito di poter fare di qualcosa di concreto. Ringrazio madre natura per ciò che mi permette. Soprattutto per il ruolo, ho avuto la fortuna di giocare molto. A 25 anni ho già giocato 200 partite da professionista. Nel calcio ci si migliora sempre, il calcio è cambiato tanto ed è fondamentale l'approccio al mestiere, alla partita, allo stress perché di talenti sprecati se ne vedono tanti".
"E' da una vita che mi chiedo se giocherò mai nella Fiorentina, scinderò sempre la Fiorentina dal mio lavoro, ma se dovesse capitare l'opportunità, dir di no sarebbe veramente difficile. Io sono convinto che in Italia ci siano ottimi portieri, ci siamo io, Mirante, Sirigu. Quand'ero giovane seguivo Toldo, anche se Buffon è sicuramente un portiere di un'altra categoria rispetto a me. Lo ammiro per tutto ciò che ha fatto e che sempre fa, ha uno stile di parare perfetto. Anche dal punto di vista umano, parla sempre poco davanti le telecamere, fa parlare sempre il campo anche se nell'ultimo anno lo hanno massacrato. Il ruolo del portiere è difficile, forse lo vedo troppo da dentro, e Gigi in questo è sempre più forte".
"L'ambiente Inter è molto buono, forse anche di più rispetto a ciò che mi aspettavo. Ci sono delle persone eccezionali, veramente con tutti, anche i magazzinieri, è tutto favoloso. Gasperini? Nel calcio quando non arrivano i risultati il primo che paga è l'allenatore, ma ci sono tante giustificazioni, dagli infortuni allo schema che forse bisognava aspettare per apprendere bene".