Redazione Calciomercato
Inter, un confronto per definire le strategie di mercato: la linea su Bento
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CEDIBILE - Non è certo una novità, il portiere brasiliano è un pallino della dirigenza, che già la scorsa estate era stata sul punto di definire la trattativa. A bloccare il tutto fu la volontà del club brasiliano che, molto stabile dal punto di vista economico, ritenne inopportuna la cessione del calciatore rimandando la questione di 12 mesi, dopo averne parlato con lo stesso Bento e aver raggiunto un patto. Tutto svolto con il buon senso tra le parti, rapporti che hanno condotto alla situazione attuale, con l’Athletico Paranaense disposto a tener fede alle promesse fatte e quindi a lasciar partire il calciatore, che invece la scorsa estate era stato tolto dal mercato. La valutazione però non è bassa: per portarlo via occorrono circa una ventina di milioni di euro.
OCCASIONE SI, MA A QUALE PREZZO? - Ok, il prezzo è giusto, ma l’Inter deve comunque farsi i conti e ragionare bene sull’operazione. Ausilio ha da tempo tra le mani il gradimento di Bento, ma il portiere non ha raggiunto alcun accordo definitivo con i nerazzurri e non intende chiudere le porte ad altri eventuali club interessati, nel caso da Milano dovessero procedere con eccessiva flemma. Ecco, il punto è esattamente questo: ad oggi l’Inter è ferma su Bento e lo è proprio perché non sono state definite le priorità di cui parlavamo a inizio articolo. In viale della Liberazione sono certi che Bento sia l’occasione da non lasciarsi scappare ma è altrettanto vero che andare a chiudere subito il portiere brasiliano significherebbe rimandare a tempo indeterminato tutte le altre operazioni in entrata, legandole a cessioni incerte.
IL LIMBO - Ecco perché sarà necessario definire una strategia, probabilmente partendo dal presupposto che ad oggi il portiere non è la priorità né del tecnico né del suo staff. Sommer sta bene e può garantire sicuramente un’altra stagione ad altissimo livello, mentre in attacco… Ecco, almeno nell’immediato, in quel reparto c’è qualche problema più evidente. È naturale che allenatore e club possano avere due modi diversi di ragionare: per un tecnico è impossibile pensare a lungo termine, visto che tre o quattro risultati storti consecutivi sono spesso sufficienti a metterli in discussione. La dirigenza, invece, ragiona anche sul futuro, ragionando su possibili opportunità e plusvalenze. Bento si trova esattamente in questo limbo, ma la questione va chiarita in fretta e a fine campionato i nerazzurri, insieme a Inzaghi, sceglieranno la strada da seguire.