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Inter, Thuram ti serve più di prima: il nuovo ruolo e i dubbi di Inzaghi in attacco
Si sente un centravanti, Marcus Thuram, e lo mette in chiaro in conferenza stampa, direttamente dal Qatar dove è impegnato con la Francia ai Mondiali 2022. Di fatto, dopo l'infortunio di Benzema, è lui la prima ed unica alternativa come numero 9 dei Galletti. E questa metamorfosi tattica può fare al caso della squadra che più di tutte lo desidera per rinforzarsi: l'Inter.
NON ERA IL MOMENTO? - Già nell'estate del 2020, quando Marotta cercava un innesto in attacco per il nuovo tecnico Inzaghi, il nome di Thuram era fortemente in voga: si può persino affermare che, se non si fosse infortunato, sarebbe a Milano già da un bel po' di mesi. Invece il destino, o più banalmente il caso, ha voluto così, e al suo posto è arrivato Correa, pupillo dell'allenatore e omologo, per ruolo, al figlio d'arte che allora era una mezzapunta. Oggi no, oggi si sente un attaccante centrale, con tutto quel che ne consegue anche in chiave nerazzurra.
SERVONO CERTEZZE - Accanto a Lautaro oggi giocano, o giocherebbero, Lukaku, Dzeko e appunto Correa, che non ha minimamente ripagato l'investimento di 31 milioni di euro. Big Rom è in prestito dal Chelsea, probabilmente rimarrà ma è una partita ancora da giocare, mentre Dzeko sta vivendo un momento di grazia e, anche se rinnovasse il contratto, è difficile immaginarlo a Milano oltre il 2024. Per questo all'Inter serve una certezza per il proprio reparto offensivo, e muoversi in anticipo rispetto alla concorrenza può evitare che Thuram, che non rinnoverà con il Borussia Monchengladbach e potrà accordarsi con nuove squadre a partire da febbraio, diventi uno dei parametri zero più richiesti sul mercato.