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Inter, Thuram intervistato da Ranocchia: 'Mio padre non voleva che giocassi a calcio'
Queste le parole del francese: "Mio padre? Non mi ha mai messo pressione addosso. Inizialmente non voleva che giocassi a calcio, a 12-13 anni si è arreso perché ero bravo e allora ha iniziato ad aiutarmi e darmi consigli: è molto severo, non mi dice mai quando ho fatto bene e non mi riempie di complimenti. Forse è proprio questo che mi ha aiutato a crescere ed imparare".
Com'è stato vedere San Siro vuoto, nel suo confronto con l'Inter, e poi ritrovarlo da pieno?
"Ma meno male che era vuoto, non avremmo mai fatto 2-2. Se fosse stato pieno sarebbe finita diversamente. Uno stadio incredibile, giocare la prima partita col Monza mi ha dato un'emozione incredibile".
Ci racconta di quel suo momento di difficoltà a San Siro, quando non ti avevano riconosciuto?
"C'era la press conference, il giorno prima della partita. Ero stato scelto io per andare con il mister e avevamo le mascherine, che non potevo togliere. Mi chiedono il passaporto e non ce l'ho, gli dico che sono Marcus Thuram e gli addetti alla sicurezza dello stadio non mi credono. Allora sono andato su Google, mi sono cercato e gli ho fatto vedere. Ho dovuto togliere la mascherina, mi ha riconosciuto e sono entrato (ride). Sommer? Lui aveva il passaporto invece".