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Thohir-Cina, Moratti rivuole l'Inter
In questo caos, cerca di fare chiarezza la Gazzetta dello Sport, che titola: "Thohir parla ai dipendenti, poi faccia a faccia con Moratti". Il presidente in videoconferenza: vuole tranquillizzare tutti. Entro venerdì sera sarà a Milano: farà il punto sulle cordate cinesi. "Nessuna dismissione, stiamo soltanto cercando partner commerciali o di minoranza - il senso del discorso di Thohir, secondo la Rosea - per rinforzare la società".
Tutto vero - nel breve-medio periodo -, così come il fatto che di soggetti cinesi potenzialmente interessati ad entrare nell’Inter ce ne sono almeno tre. Perché a lavorare su questo fronte, da quando è emersa la delicatezza della situazione finanziaria, aggravata dal mancato ritorno in Champions, stanno lavorando entrambi gli azionisti. Goldman Sachs - cui Thohir aveva dato un mandato già in autunno - ha portato il gruppo SCG, colosso degli elettrodomestici che sarebbe interessato a rilevare il 20%. Il condizionale è d’obbligo, visto che lo stesso ET nel 2013 ha insegnato che non si investono capitali su un’azienda in rosso senza prendersi anche le leve del comando. Anche se lo scopo fosse di penetrare l’italico mercato degli elettrodomestici, dietro ci dovrebbe essere un accordo. Per una scalata successiva? Oppure per una reciproca partecipazione di Thohir nello Jiangsu, squadra di Nanchino controllata da SCG?
Preoccupato sia per il futuro dell’Inter sia per il proprio 29,5%, Massimo Moratti vuole avere certezza che il potenziale nuovo partner abbia una sua solidità e affidabilità (Mister Bee docet) e in parallelo ha portato avanti i propri contatti, legati a Saras e a Pirelli, che sarebbe pur sempre il main sponsor. Da qui escono i nomi di Wang Jing, miliardario con partecipazioni in quella China Railway Construction già vicina a prendersi una fetta di Inter prima che il governo cinese ne bloccasse l’esportazione di capitali all’estero e poi subentrasse Thohir, e ChemChina, il colosso della chimica che ha già messo le mani proprio su Pirelli. Di questi possibili ingressi, con i complicatissimi scenari legati agli aspetti economici e alla ripartizione delle quote, i due azionisti faranno il punto nei prossimi giorni. Cercando di capire se ci sono i margini perché qualcuno faccia al posto loro quell’aumento di capitale da 50 milioni necessario entro luglio. Il prestito appena ottenuto sui pagamenti di Shaquiri e Kovacic infatti rinvia solo il problema di un paio di mesi. In tutto questo, vanno avanti anche i progetti paralleli di Thohir per acquistare un club in Inghilterra.
INQUIETUDINE MANCINI - In questo contesto, si inserisce l'inquietudine di Mancini. "Inquietudine Mancio. Salutare o riprovarci?", titola la Gazzetta dello Sport. Dipende dal... budget. Il tecnico dell’Inter e quella battuta ironica a Frosinone: su 17 acquisti, solo 6 sufficienti. La palla passa al presidente.