Inter: Tevez o Forlan, ma i conti non tornano
In casa-Inter c'è un po' di confusione, proviamo a fare chiarezza, o forse aumentare il volume del caos. Insomma, cerchiamo di capirci qualcosa...
NO NEWS, GOOD NEWS: NON QUESTA VOLTA - Dopo Eto'o, anche l'Anzhi tratta sul prezzo, e così la conclusione della trattativa per il camerunese non ha ancora visto la parola fine. Venerdì, quello appena passato, doveva essere il giorno decisivo per la chiusura dell'affare italiano (in uscita) dell'estate del calciomercato, così non è stato: perché ora anche i russi, che sono disposti a offrire un contratto da 20 milioni di euro a stagione per Eto'o, trattano sul prezzo! L'Inter, partita da 30 scende ogni giorno di uno; i russi fanno lo stesso, partendo da 23. Se la matematica non è un'opinione si troveranno a metà strada, magari mettendoci un po' di più del dovuto, visto le cifre e i protagonisti in questione...
TEVEZ VS FORLAN, THE WINNER IS... - Ormai per la sostituzione di Samuel Eto'o nei cuori (infranti, per l'ennesima volta) dei tifosi nerazzurri i nomi sono due: Carlitos Tevez, auto-epuratosi dal Manchester City, ha detto di essere disposto a ridursi considerevolmente l'ingaggio. Da nove a sette milioni di euro, davvero un bel gesto. Peccato che il costo del cartellino, attualmente valutato dai Citizens quasi 50 milioni di euro, sia totalmente fuori dalla portata del portafogli, pur pingue, dei nerazzurri. Caro Mancio, se vuoi liberarti dell'Apache, dovrai accontentarti di molti meno soldini. Soprattutto se vuoi piazzarlo in Italia, sigh sigh.
Discorso diverso per Diego Forlan: l'Atletico Madrid ha preso Radamel Falcao (pagandolo più di Aguero!!!), quindi può, anzi deve vendere Diego Forlan, ora che ha ancora tanto tanto mercato. Galatasaray e Zenit San Pietroburgo sono avversarie difficili da combattere, soprattutto per il potere economico che sanno esercitare. Ciononostante, l'agente del giocatore è stato avvistato a Milano: "Nessuno mi ha chiamato dall'Inter", continua a dire il diretto interessato, anche se difficile credergli soprattutto quando afferma che Forlan in Europa League non ha giocato per un "problema alla caviglia, il problema di sempre". Caro Daniel Bolotnicoff, ormai voi procuratori siete libri aperti per tutti...
IL CRUCIVERBA TATTICO DI GASP - L'Inter sembra dunque aver individuato il suo prossimo riferimento offensivo: sarà sudamericano, questo è poco ma sicuro; sarà un attaccante, e anche questo è un dato. Su cui riflettere, anche. Perché il calciomercato è bello, ma soprattutto a parole. Il campo, solitamente dà indicazioni molto molto diverse. Ma come, il buon Gian Piero Gasperini non doveva utilizzare il suo classico 3-4-3 anche in nerazzurro? Milito e Pazzini non sono già forse due prime punte? E allora perché prenderne un'altra, e non puntare piuttosto su un paio di giocatori che possono fare meglio il lavoro sugli esterni, tanto caro al tecnico di Grugliasco.
QUESTO WESLEY DOVE LO METTO? - Lo ha detto proprio lui, mister Gasp: "I tre difensori non si toccano". E allora il discorso si sposta più avanti, dalla cintola in su: quattro centrocampisti e tre attaccanti, o un modulo più spurio, per favorire le due punte e un posizionamento più consono per Sneijder. Già, Sneijder: da partente a giocatore fondamentale. Sì, perché l'olandese può e deve essere l'uomo in più anche nell'Inter di quest'anno. Peccato che non si sia ancora capito dove giocherà: "Entro quindici giorni saprò dove collocarlo", promette l'allenatore. La verità è che, pur oliandolo per bene, il numero 10 non si riesce a incastrare da nessuna parte nel 3-4-3 di Gasp. Lo ha capito lui, lo avevano già intuito tutti gli altri, giocatore compreso.
"All'Inter non c'è confusione", afferma Gasperini, guardando negli occhi gli interlocutori, forse in cerca di una risposta che lui ancora non ha trovato.