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    Stramaccioni: 'Che gioia battere la Juve dopo quegli errori arbitrali... Spalletti bravissimo, l'Inter è da scudetto'

    Stramaccioni: 'Che gioia battere la Juve dopo quegli errori arbitrali... Spalletti bravissimo, l'Inter è da scudetto'

    L'allenatore dello Sparta Praga Andrea Stramaccioni ha concesso un'intervista a Il Corriere dello Sport e ha presentato la sfida di stasera tra Juventus e Inter. Da tecnico nerazzurro, è stato l'unico nella storia a vincere allo Stadium: “Una grandissima soddisfazione per tutti. Per l’andamento del match quella fu una delle vittorie più memorabili dell’interismo, un successo davvero incredibile: ribaltammo il risultato dopo una serie di errori arbitrali che avrebbero fatto spaccare la tv a qualsiasi tifoso, contro i più forti, nello stadio dove i bianconeri avevano solo vinto e schierando tre punte senza paura. Un trionfo memorabile. Se dopo quella vittoria pensavo di poter lottare per lo scudetto? Sì, eravamo lì, a meno 1, peccato…la serie incredibile di infortuni e le prime voci sulla cessione del club rovinarono tutti gli equilibri. Che partita sarà Juve-Inter? Equilibratissima e aperta. Mai come questa volta sono fiducioso, anche se la Juventus è favorita perché gioca in casa. Qual è il principale merito di Spalletti? Aver immediatamente azzeccato il blocco dei 13-14 giocatori su cui puntare forte, senza “perdere per strada” gli altri. Ha dato alla squadra certezze difensive che in passato erano mancate e proprio la solidità del pacchetto arretrato può essere una chiave per far bene a Torino. L’impatto di Spalletti è stato impressionante e solo il percorso incredibile di Juve, Napoli e Roma lo rende meno impressionante di quello che è. Se sono dispiaciuto di non aver allenato Icardi? Ogni volta che lo incontro o ci scriviamo un messaggio ricordiamo quello che poteva succedere. Eravamo in Saras, prima di Natale (nel 2013, ndr), Moratti, Branca, Ausilio ed io. Decidemmo che Mauro sarebbe stato il dopo-Milito e l’Inter lo acquistò. Vi racconto anche un aneddoto: qualche settimana dopo giocammo contro la Samp a Marassi e nel sottopassaggio dissi a Icardi: “Qui bellissimo stadio, ma fra qualche mese devi cominciare a segnare anche a San Siro”. Mi ha preso “troppo” alla lettera ed è diventato semplicemente una macchina da gol. Se l’Inter è da scudetto? Io ci credo”.

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