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    Inter, staffetta Thuram-Lautaro: adesso il francese è più insostituibile. La rivoluzione è partita in vacanza

    Inter, staffetta Thuram-Lautaro: adesso il francese è più insostituibile. La rivoluzione è partita in vacanza

    • Pasquale Guarro
    Prima tripletta in Serie A e seconda in carriera. L’evoluzione di Marcus Thuram da esterno a punta è all’apice massimo mai raggiunto da quando veste il nerazzurro e con i tre gol realizzati contro il Torino sale a quota 7 in campionato, agganciando Retegui, che come lui ieri ha realizzato tre centri, ma approfittando anche di un rigore contro il Genoa.  E dire che per lui la serata era iniziata nel peggiore dei modi, con un intervento scellerato di Maripan che avrebbe potuto costargli una caviglia, visto che la torsione innaturale dell’articolazione ha tenuto tutto San Siro con il fiato sospeso. Fortunatamente il francese si è rialzato e ha ripreso a correre, forse perché la paura fa 90, ma sta di fatto che da quel momento in avanti nessuno lo ha più tenuto. 

    RUOLI INVERTITI - Due gol di testa e uno arrivato dopo una ciabattata in brutto stile. Ma anche la fortuna è un fattore determinante. La trasformazione è notevole, lo scorso anno nelle stesse partite di campionato, il francese era fermo a due centri, mentre Lautaro, attualmente fermo a due gol, nel 23-24 era già a quota 9. Insomma, pare che i ruoli si siano invertiti e forse non è eresia pensare che al momento Thuram è più insostituibile del compagno di reparto, andato in gol per due partite consecutive (Udinese e Champions), ma ancora lontano dalla migliore condizione fisica. 

    TESTA DA BOMBER -In vacanza ho pensato spesso a come lavorare per migliorare sotto porta, anche perché alla fine quello che i tifosi chiedono all’attaccante è sempre il gol”. Parole inequivocabili, perché probabilmente il cambiamento è partito proprio dalla sua testa, dalla sua voglia di incidere pensando al gol con insistenza, mentre l’anno scorso in molti gli hanno attribuito poca cattiveria all’interno dell’area di rigore.  Ed era vero, a Thuram spesso era sembrato mancare la zampata, cosa che invece sembra aver acquisito in questa stagione. I numeri sono tutti dalla sua parte, ma anche il modo di giocare appare diverso: Thuram attacca di più la profondità ed è più presente in area. Una manna dal cielo per l’Inter in un momento in cui invece Lautaro sembra aver bisogno ancora di un po’ di tempo. 

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